Bambini sempre più ribelli e maleducati, in una società dove i genitori sembrano non riuscire a contenerli. Come comportarsi?
Cresce il numero dei bambini che urlano per strada, fanno i capricci al supermercato e diventano ingestibili. Risulta essere indispensabile per educare i bambini non essere troppo accondiscendenti.
L’importanza di dire “no” aiuta a crescere
Genitori continuamente più impegnati e stressati avvalorano l’autoinganno della mente, che la credenza del dire”si”, sia una strategia utile per calmare i propri figli.
Invece risulta essere solo più dannosa perchè crea l’effetto contrario, alimentando i meccanismi mentali dei più piccoli che iniziano a credere di avere il potere di poter chiedere qualsiasi cosa.
Pianti e capricci sono le tecniche persuasive dei bambini. Quando mettono in atto questo comportamento cercano di ottenere qualcosa e stanno semplicemente facendo bene il loro lavoro.
L’importanza dei “no” alle continue richieste risulta essere essenziale dal punto di vista pedagogico.
Acconsentire sempre alle loro richieste e ai loro desideri è un arma a doppio taglio.
Come aiutare i figli a crescere con educazione
Finiscono per diventare i burattini dei piccoli, per paura di turbali e fare tutto ciò che loro vogliono. Eppure i “no” sono essenziali per educare i bambini e renderli autonomi e far capire loro il valore dell’umiltà e della pazienza.
E’ fondamentale che i genitori imparino ad interagire con i propri figli, cercando di spiegare i loro “no” quando sono tranquilli.
Parlare con calma è l’atteggiamento migliore, sia per aiutare e favorire la metacognizione dei nostri figli, che sono in grado di capire che i loro atteggiamenti sono sbagliati e che continuare così non porterà da nessuna parte.
Inoltre è importantissimo far capire al bambino che esistono altri modi per chiedere le cose, oltre agli atteggiamenti disfunzionali.
Imparare a incanalare rabbia e capricci con una comunicazione adeguata sia verbale che fisica, per manifestare uno stato emotivo naturale, è un risultato eccellente.
Una buona psicoeducazione per favorire la disciplina è affidare piccoli impegni e ruoli all’interno dell’ambiente domestico appropriate alle loro fasce di età.
In questo modo il bambino si sentirà utile e al tempo stesso responsabile.
Non bisogna mai eccedere negli eccessi e chiedere troppo. Ogni momento di confronto serio tra genitori e figli deve essere bilanciato con momenti di gioco e relax, per dare il tempo necessario di elaborare il tutto a suo modo.