Lo stupro a Treviso ha come protagonista una bambina di due anni e suo padre, che oltre ad abusare di lei filma tutto con il cellulare. Ecco cosa è successo
Lo strupro a Treviso ha lasciato tutti senza parole per la modalità e per quello che ha dovuto subire una bambina di soli due anni e mezzo da suo padre.
L’incubo della bambina di due anni e mezzo
Ci troviamo a Treviso dove un uomo viveva da solo con la figlia di due anni e mezzo, mentre la madre era andata via di casa abbanonando entrambi al loro destino.
Un uomo che invece di comportarsi da padre aveva deciso di utilizzare quella bambina come un suo oggetto personale, tanto da stuprarla ogni qual volta gli sembrasse necessario. Non solo, perché l’uomo in questione aveva capito come fare dei soldi facili – rivendendo i video dell’atto stesso con la figlia.
L’atto orrendo filmato veniva pubblicato online ma mandato in Australia – o comunque all’estero – con la convinzione che non venisse mai braccato da nessuno. Non ha mai oscurato il volto e nemmeno la targa dell’auto facendosi molti soldi con la vendita del materiale.
Le forze dell’ordine austrialiane dopo una indagine hanno mandato una segnalazione ai militari italiani che sono prontamente accorsi in aiuto della bambina.
La denuncia e l’arresto dell’uomo
Oggi la bambina ha sei anni e l’uomo si trova in carcere con accusa di violenza sessuale pluriaggravata – per il fatto di essere stata compiuta nei confronti di una figlia nonché minorenne – e diffusione di materiale pedopornografico.
Dopo tanti anni di abusi la bambina ora è al sicuro e dovrebbe essere sentita al più presto dalle autorità. Dall’altra parte anche l’uomo di 46 anni nella giornata di oggi sarà sottoposto all’interrogatorio di garanzia.
Sarà compito del giudice decidere se affidarla ai parenti oppure ad una comunità in attesa di affido.