La morte di Domenico Bello alimenta tantissimi dubbi agli investigatori che si aggiungono ad altri dopo i risultati dell’autopsia. Cosa è emerso?
La morte di Domenico Bello ha lasciato tutti senza parole a Mottola – e non solo – ma ora i risultati dell’autopsia alimentano ulteriori dubbi agli inquirenti.
La scomparsa e morte del ragazzo di Mottola
Oggi alle ore 11 c’è stato l’ultimo saluto al ragazzo di Mottola di 32 anni che lascia moglie e figlio, dopo essere deceduto in circostanze ancora da chiarire.
Un saluto in tutta tranquillità e la sua scomparsa che ha mobilitato tutto il Paese e un ritrovamento, vicino ad una scarpata e una vasca di raccolta acqua in mezzo agli ulivi.
Il suo corpo era in posizione prona e tra le mani i suoi occhiali, tenuti stretti con vicino le chiavi della moto. Una morte molto strana che ha aperto numerosi scenari – per questo motivo la Procura ha deciso subito per l’autopsia i cui risultati sono stati particolarmente strani.
I risultati dell’autopsia
L’autopsia è stata svolta dall’Istituto di Medicina Legale di Bari dal Professor Antonio De Donno, come da nomina della Procura di Taranto. Già da un primo sguardo del cadavere non si sono notati segni di caduta o collutazione, confemando successivamente l’assenza di lesioni traumatiche o fratture.
Il ragazzo non è dunque deceduto a causa di una percossa o caduta accidentale/provocata. Si attendono ora gli esami istologici e tossicologici per integrare quelli di cui precedentemente parlato confermando o meno l’ipotesi di malore per arresto cardiocircolatorio.
Le scarpe del giovane sono state ritrovate piene di fango e tutto potrebbe essere riconducibili ad un malore a causa del calore o di un inseguimento tra le compagne – alcuni testimoni dichiarano di averlo visto il giorno della scomparsa, come si evince da ViviWeb.