Omicidio Cerciello, spunta l’ipotesi di perizia psichiatrica: “Mossa difensiva”

Una mossa preventiva per l’omicidio Cerciello che arriva dai difesori di uno dei ragazzi, che potrebbero essere sottoposti ad una perizia psichiatrica

Omicidio Cerciello
Omicidio Cerciello

L’omicidio Cerciello non è solo una grande ferita per tutti ma anche un caso complesso, dove sembra manchino molti tasselli della triste vicenda.

Le supposizioni dei due ragazzi americani

Sono in corso le indagini per il caso del Carabiniere ucciso a Roma, con i due ragazzi americani accusati per la sua morte.

In questo articolo vi abbiamo raccontato cosa emerso dall’autopsia e ci sono nuovi rilevamenti e filmati che potrebbero far luce su questa triste vicenda.

I due ragazzi americani continuano a sostenere di non aver capito di trovarsi dinanzi a dei militari, così da reagire in maniera violenta per evitare una vendetta da parte di Sergio Brugiatelli – l’uomo alla quale era stato rubato il borsello.

Elder si è presentato all’appuntamento con un coltello dalla lama 18 cm portato direttamente dagli Stati Uniti, usato come difesa personale – come da lui sostenuto – contro chi avesse loro venduto pastiglie di tachipirina al posto della cocaina.

L’ipotesi della perizia psichiatrica

Come si evince da Il Corriere della Sera, la difesa di Elder ha ipotizzato una possibile perizia psichiatrica per valutare la salute mentale del ragazzo di 19 anni.

Sarebbe una strategia volta ad un obiettivo ben definito, visto che il ragazzo fa uso di psicofarmaci per curare la sua ansia e attaccchi di panico. La sera dell’omicidio aveva con sé questi medicinali e avrebbe potuto non essere lucido.

Una soluzione che si sta cercando di valutare in toto, per capire se possa essere d’aiuto o meno.

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