Il caso Regeni arriva al G7 con l’incontro tra Conte e Al Sisi, dove l’unica certezza è la voglia di trovare la verità. Ecco gli aggiornamenti
Il caso Regeni è stato discusso durante il G7 tra il premier italiano uscente e il leader Egiziano – con la voglia da parte di entrambi di trovare verità e chiarezza su questa misteriosa e brutta vicenda.
L’incontro tra Conte e Al Sisi
Per Giuseppe Conte non è importante se il Governo italiano sia in crisi o stia cambiando, perché comunque vada il caso del ragazzo morto in Egitto deve essere risolto.
Il giovane ricercatore triestino dopo la sua scomparsa era stato ritrovato senza vita, il 3 febbraio 2016 al Cairo – con evidenti segni di torture inflitte.
Abdel Fattah al Sisi ha incontrato il Premier Conte, dove sono stati spiegati tutti gli sforzi che vengono fatti dall’Italia, per trovare la verità sul caso.
Le fonti egiziane avrebbero fatto trapelare che Al Sisi:
“avrebbe assicurato a conte il suo impegno nel continuare a cercare i responsabili davanti alla giustizia”
Non sono passati molti mesi – 27 aprile – da quando Conte ha “sgridato” il leader egiziano per tutti i passi avanti non ancora concretizzati nel corso del tempo.
Roberto Fico aveva rilasciato una intervista al Corriere della Sera, dichiarando qualcosa di molto duro verso il leader egiziano:
“le parole di al sisi non valgono più niente, l’egitto non può essere considerato un paese sicuro”.
Ma durante l’incontro avvenuto durante la giornata del G7, si sono concentrati su questo aspetto e anche sulla crisi libica andando sino alla lotta per il terrorismo e progetti per investimenti italiani in corso con il loro Paese.