Sono arrivati i risultati dell’autopsia su Dajana Zambelli, la donna morta al luna park di Rimini e la verità è agghiacciante
Dopo la tragedia del luna park di Miramare, a Rimini, continuano le indagini per risalire alle cause della morta di Dajana Zambelli.
La terribile morte di Dajana
Il 20 agosto scorso, a Miramare, in provincia di Rimini, intorno alle dieci del mattino, il pronto soccorso era stato allertato per via di una donna che era caduta da una scala. Si trattava di Dajana Zambelli, 39 anni, originaria di Cremona.
La donna, assieme ai familiari, stava smobilitando le attrazioni del luna park di famiglia e per questo si era arrampicata sulla scala di ferro di una giostra. Dopo pochi istanti, Dajana è precipitata a terra improvvisamente.
Una volta giunti i sanitari del 118, questi hanno accertato che per Dajana non ci fosse più nulla da fare. La causa del decesso, in un primo momento, sembrava essere stata la caduta da un’altezza di circa 2 metri.
Tuttavia, dopo un breve esame del corpo, il medico legale aveva sollevato i primi dubbi sulle reali motivazioni. Lungo i polpastrelli della mano sinistra della vittima, infatti, vi erano palesi segni di bruciatura.
Per via dell’ipotesi che la donna fosse stata uccisa da una scarica elettrica, il magistrato aveva deciso di sequestrare la struttura e di disporre l’autopsia.
Il padre sospettato di omicidio colposo
L’esito dell’esame autoptico non lascia spazio ad alcun dubbio: Dajana Zambelli è morta folgorata. Probabilmente, nessuno al luna park di Miramare aveva staccato la corrente prima di iniziare a smantellare le attrazioni.
Gli esperti di Medicina del lavoro stanno ancora scandagliando la scena della tragedia, per ricostruire la dinamica dei fatti. Nel frattempo, il magistrato ha inscritto il padre di Dayana nel registro degli indagati, con l’accusa di omicidio colposo, poiché titolare della giostra e suo datore di lavoro.