L’omicidio Yoan è avvenuto per mano del suo migliore amico e la questione ora viene definita dal padre, che urla il suo dolore ma non riesce ad odiare Alberto
Occhi puntati sul bruttissimo omicidio Yoan che per mano del suo migliore amico ha ricevuto tre coltellate per poi confessare tutto su Facebook. Ora il padre urla il suo dolore.
La morte di Yoan Leonardi
Una serata qualsiasi tra due migliori amici con quel legame che nulla sembra poter spezzare. Eppure Alberto Pastore ha rotto quel patto, dopo una discussione, accoltellando il suo migliore amico e lasciandolo agonizzante per terra – davanti al pub dove si erano incontrati.
Alberto, ricercato dai Carabinieri, ha scritto un lungo post su Facebook confessando il suo omicidio e dando la colpa al suo amico che sembra averlo portato a compiere quel gesto – così violento ed estremo.
L’oggetto della discussione e dello sdegno di Alberto? Una ragazza anche se la verità che emerge dal padre della vittima sembra essere un’altra.
Il dolore e le parole del padre
Marino Leonardi ha rilasciato una intervista a il Corriere della Sera e a Studio Aperto, definendo alcuni punti importanti e spiegando il suo sentimento nei confronti dell’omicida di suoi figlio:
“anche se mio figlio non c’è più io non riesco ad odiare alberto. ho abbracciato suo padre ivano e gli ho detto di non farsene una colpa”
Marino descrive il figlio come un ragazzo docile e gentile, amato da tutti e per questo motivo incapace di fare del male. Secondo questo papà Pastore ha ucciso il figlio perché pensava ci fosse una relazione tra il giovane e la fidanzata:
“mio figlio ha cercato di fare da paciere, per farli riconcilliare. sono sicuro che mio figlio sia stato ucciso per vendetta”
Tanto che nelle ultime settimane Alberto aveva cambiato atteggiamento con Yoan, arrivando in casa a tutte le ore e urlando violentemente contro il ragazzo:
“è giusto paghi per quello che ha fatto, ha distrutto tutti”