Cambia la dicitura sulla homepage di Facebook, non è più “gratis e lo sarà sempre”, ma “veloce e semplice”. Il social diventa a pagamento?
Aumenta la preoccupazione degli utenti di Facebook dopo che Mark Zuckerberg ha tolto la specifica di gratuità dalla homepage del social.
Il social potrebbe diventare a pagamento?
Da qualche settimana, sulla homepage di è scomparsa la dicitura “è gratis e lo sarà sempre“, sostituita da “È veloce e semplice“.
Questa modifica ha fatto storcere il naso di molti utenti, che hanno iniziato a bombardare l’amministrazione per chiedere delucidazioni in merito. La preoccupazione di tanti è che Facebook possa diventare un social a pagamento.
In realtà il concetto di gratuità sua e degli altri social è assolutamente aleatorio. Per molti, il solo fatto di poter usufruire dei servizi del social senza mettere mano al portafoglio sarebbe indice di gratuità.
In realtà, è vero che il pagamento degli utenti non è in denaro, ma gli iscritti “pagano“, in un certo qual modo, inserendo tutti i loro dati nella piattaforma social.
Il modello di business dei colossi digitali, infatti, si basa sulla vendita di spazi pubblicitari agli inserzionisti, che riescono a indirizzare i loro messaggi verso gli utenti adeguati grazie all’inserimento di questi dati.
Loro conoscono le abitudini, le scelte, le preferenze, i desideri e i progetti degli utenti. Consapevoli di questa dinamica, gli utenti di Facebook temono però che si passi anche al pagamento in denaro.
Facebook cambia la homepage, qual è il reale motivo?
Come riportato dal Corriere, a quanto risulta, Mark Zuckerberg ha cambiato la dicitura sulla homepage anche per venire incontro proprio a chi lo aveva accusato che Facebook fosse in realtà una piattaforma a pagamento, a causa della presenza della pubblicità e a proposito del concetto aleatorio di gratuità.
Il motivo sarebbe, quindi la perplessità dei regolatori. C’è chi però sta già pensando che, a un certo punto, Facebook potrebbe offrire, su abbonamento, l’accesso ad alcune parti di sito e app. Ciò potrebbe avvenire ad esempio con Watch, app di streaming video in testing negli Stati Uniti come Facebook Threads, che potrebbe competere con Netflix, Disney, ecc.
In realtà, che possa diventare a pagamento è ammesso anche nel punto 11 della sezione 7 della normativa della piattaforma, che recita: “Non garantiamo che la piattaforma resterà gratuita per sempre“. Al Corriere, però, un portavoce dell’azienda ha tranquillizzato gli utenti, dichiarando che
“Le persone potranno sempre connettersi a Facebook gratuitamente”.