L’omicidio di Yoan Leonardi per mano dell’amico Pastore è stato terribile, ma anche la motivazione che ora emerge a chiare lettere lascia tutti senza parole
Pastore ha firmato l’omicidio di Yoan Leonardi e ora emergono le vere motivazioni che lo hanno spinto a compiere il gesto estremo contro il suo migliore amico.
La terribile morte di Leonardi
Alberto Pastore è il ragazzo di 23 anni che ha accoltellato il suo migliore amico all’esterno di un locale, colto da una folle gelosia che lo stava divorando da parecchi giorni.
Il padre della vittima ha raccontato infatti che da qualche tempo, Alberto era diventato molto aggressivo – tanto da andare a casa loro urlando e dicendo cose non veritiere in merito alla sua ex fidanzata e al suo amico:
“ho preso il coltello dalla macchina e l’ho colpito”
Una confessione tra le lacrime, dapprima in un post di Facebook – dando tutta la colpa alla vittima – e successivamente agli inquirenti.
Ora Pastore è in carcere – custodia cautelare – ma controllato a vista, in quanto ha ventilato più volte l’ipotesi di voler compiere un gesto definitivo ai danni della sua vita.
La verità sul gesto di Pastore contro Leonardi
Un gesto estremo arrivato al culmine quando la gelosia del ragazzo ha preso il sopravvento. Mentre Leonardi avrebbe voltuo fare da paciere tra i due ex fidanzati, per Pastore tra loro ci sarebbe stata una storia segreta.
La sua ossessione lo ha portato all’omicidio dell’amico, solo per vedere i messaggi che i due ragazzi si scambiavano e leggere con i propri occhi tutto quello che si scrivevano durante il giorno.
Lui era convinto che Sara lo avesse lasciato per il suo migliore amico. Nei prossimi giorni i magistrati risentiranno il ragazzo, per chiarire alcuni aspetti e dettagli che si portano a prima dell’omicidio stesso.
Nella giornata di domani, verrà eseguita invece l’autopsia sul corpo della vittima.