Dopo il boato e l’eruzione di ieri, ora per lo Stromboli ci sono altre novità e l’avvertimento della Ingv non lascia indifferenti. Cosa potrebbe succedere?
Non c’è solo quanto accaduto ieri allo Stromboli, ma anche un altro rischio che mette in allarme la Ingv. Di che cosa stanno parlando?
L’eruzione del vulcano
Nella giornata di ieri tra i turisti c’è stata nuovamente paura, dopo un grandissimo e violentissimo boato succeduto dall’eruzione del Vulcano.
Come da testimonianze, peggiore di quanto accaduto il 3 luglio – avvenimento che ha visto la morte di un uomo a seguito dell’eruzione stessa.
Ma quello che ora fa emergere la Ingv è un rischio ancora più pericoloso.
L’allerta Tsunami
Carlo Doglioni, Presidente della Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) lancia un allarme come si evince da AdnKronos:
“ha generato un’onda di 20 centimetri dovuta all’arrivo in mare di materiale piroclastico eruttato”
Un allarme che si sta monitorando da tempo, ma il rischio di cedimento del fianco della Sciara di Fuoco potrebbe causare tutto questo disastro:
“c’è un pericolo tsunami più grande di quello avvenuto oggi. nel caso in cui collassi il fianco oppure in caso di una eruzione maggiore”
C’è in atto un divieto dal 3 luglio per tutti turisti, che non possono salire sul Vulcano o di avvicinarsi con la barca:
“i turisti devono prestare la massima attenzione e seguire tutte le indicazioni della protezione civile”
Questo proprio per impedire incidenti o particolari avvenimenti, come già accaduto durante la precedente eruzione:
“abbiamo richiesto un potenziamento dei controlli da parte delle capitanerie di porto”
Sottolienando che la quantità di materiale che si è introdotta nel mare è stata tale da non provocare l’onda, ma consentire di registrarla con un sistema avanzato – di sirene che si è attivato prontamente.
Tutti i turisti sono quindi invitati a rispettare quanto definito dagli esperti, soprattutto in questi giorni.