A quasi 2 mesi dal terribile omicidio di Alessio e Simone, i cugini travolti dal Suv a Vittoria, emergono le parole strazianti dei genitori
Il vuoto enorme lasciato dai cugini travolti dal Suv, Rosario Greco, nelle parole dei loro genitori.
La morte dei cugini Alessio e Simone
È la sera dell’11 luglio 2019, quando due ragazzini stanno chiacchierando sull’uscio della loro casa a Vittoria, in provincia di Ragusa, per sfuggire al caldo afoso dell’estate. Si tratta dei cugini Alessio e Simone, di 11 e 12 anni.
Nell’arco di qualche secondo, vengono falciati violentemente da un Suv che sfreccia davanti alla loro abitazione a tutta velocità. Il conducente è Rosario Greco, figlio di Elio Greco, criminale del posto.
L’uomo scende subito dall’auto e, non appena si rende conto di quanto commesso, finge di non essere a conoscenza dei fatti e presta addirittura il suo cellulare ai genitori dei bambini per chiamare i soccorsi. Alla fine decide di scappare.
Rosario Greco è stato arrestato dagli inquirenti, positivo al test di alcol e droga.
Il vuoto enorme dei genitori di Alessio e Simone
I genitori dei piccoli Alessio e Simone D’Antonio hanno rilasciato un’intervista esclusiva a Fanpage, dalla quale trapela tutto il loro dolore e il vuoto incolmabile lasciato dalla scomparsa dei due cugini.
Le famiglie chiedono solamente giustizia, “perché è l’unica cosa che è rimasta“. Giustizia per i due bambini uccisi da Rosario Greco, personaggio conosciuto da tutti a Vittoria, anche dai genitori delle vittime.
“Rosario Greco non era una persona per bene. Può capitare a chiunque di sbagliare, ma lui non ha sbagliato, lui è così. È un folle!”
ha dichiarato il padre di uno dei due bambini uccisi.
“Andiamo tutti i giorni al cimitero a trovarli, ma c’è molta rabbia, non è facile!”
Le famiglie continuano infine a non ritenere opportuna l’accusa di omicidio stradale.