Che fine ha fatto Francesco Schettino dopo il naufragio della Costa Concordia? Un tragico fatto che ha segnato l’Italia per sempre e dopo sette anni ci si chiede come sia ora la sua nuova vita
Il naufragio della Costa Concordia e la fuga di Francesco Schettino: una manovra che gli italiani mai dimenticheranno e ancor meno le persone presenti sulla nave da crociera.
Il tragico naufragio della Costa Concordia
La nave da crociera era salpata da Civitavecchia per arrivare a Savona anche se quella tragica sera del 13 gennaio 2012, le cose andarono diversamente.
Alle 21.07 il comandante ha deciso di virare verso l’Isola del Giglio per fare un “saluto” ma solo quando si trova a 500 metri dalla terra ferma capisce che oramai il danno è fatto.
Alle 21.45 32 persone perdono la vita a seguito di questa manovra azzardata, dopo aver urtato gli scogli de Le Scole ed essersi inabissata proprio nei pressi della costa.
193 i feriti e la nave ferma con un taglio lungo la fiancata sinistra di trenta metri e tre di larghezza: panico, paura e tutte le persone cercavano di darsi una mano l’un l’altra per salvarsi la vita.
La nave rimane incagliata davanti all’isola per tantissimi mesi, prima di essere trasportata a Genova ed essere finalmente smantellata.
La nuova vita di Francesco Schettino
L’ex comandante della nave è ora in carcere per scontare 16 anni e 1 mese di reclusione, nonostante l’accusa ne avesse chiesti 27. Si trova presso il Carcere romano di Rebibbia e secondo le indiscrezioni il suo atteggiamento sarebbe esemplare.
Un uomo che trascorre le sue giornate tra studio, lettura e meditazione chiedendo che gli venga portata una bottiglietta di acqua di mare, ogni tanto dai familiari quando vengono in visita.
Durante l’ora d’aria utilizza l’acqua per lavarsi il capo e il viso, cercando di ricordare la sua vita prima del disastro.
Non solo, perché l’ex comandante ha vinto anche la causa civile contro la Costa Crociere per il rimborso delle spese legali pari ad una cifra di 26mila euro.