L’Italia ha detto di no alla Alan Kurdi ma la Ocean Viking salva altri 34 migranti. E ora, cosa succede?
Un nuovo caso di migranti firmato Alan Kurdi e Ocean Viking, con da un parte il divieto da parte dell’Italia e dall’altra un nuovo inaspettato salvataggio. Vediamo cosa sta accadendo.
Il divieto di sbarco per la Ong
Le navi Ong non smettono di salvare persone al largo della Libia ma c’è una nave, con a bordo 5 clandestini che attende di poter sbarcare loro in un porto sicuro.
Il Governo italiano ha detto no all’avvicinamento e sbarco degli stessi, nonostante tutti i migranti a bordo – eccetto i 5 ancora presenti sulla nave – siano stati evacuati per ragioni medico/sanitarie. Il Centro di Coordinamento della Guardia Costiera italiana ha comunicato alla stessa la negazione formale di avvicinamento – transito – entratata e sosta in acque internazionali con riferimento alla normativa del Decreto Sicurezza Bis.
Il capo missione della imbarcazione, nei giorni passati, aveva fatto una richiesta di aiuto proprio ai Centri di Coordinamento in Italia, Spagna, Portogallo e Francia pubblicando su Twitter la mail coni il divieto:
“se si utilizzano le politiche di salvini, si fa comunque in modo che il suo obiettivo venga raggiunto”
Lamentando il fatto che il primo atto del Governo Conte 2 sia proprio chiudere i porti ai soli cinque naufraghi ancora a bordo.
Il nuovo salvataggio della Ocean Viking
Nello stesso tempo la Ong Ocean Viking ha salvato 34 migranti dal mare, così da arrivare sino ad 84 a bordo che attendono un porto sicuro dove sbarcare. Tra questi si contano anche un bambino di un anno e una donna in gravidanza.
La notizia è stata data dalla Ong Sos Mediterranée che ha spiegato di come fosse difficile la loro situazione a bordo, così da dover salvare tutti portandoli al riparo. Ora anche per loro si attende una risposta al più presto.