La questione brexit è annosa così come il tira e molla di Boris Johnson, che sembra non voler darla vinta a nessuno. Lui vola nei sondaggi ma la Camera dice no al voto anticipato
La Brexit non vede la luce e con lei anche Boris Johnson che si trova a dover incassare un altro no dalla Camera. E adesso?
Il no della Camera per il voto anticipato
Era già stato previsto ma la Camera ha detto di no al voto anticipato, con 293 a favore e 46 contro. Un quorum necessario richiesto era pari a due terzi ma gli oppositori hanno confermato e sembra non si possa più tornare indietro in merito a tutto questo.
Quello che è stato chiesto al Premier Tory è di assicurare che non ci sarà un no deal prima del 31 ottobre – nel rispetto della legge appena varata.
Perchè Johnson voleva le elezioni anticipate?
Una sfida nella sfida, con il blocco del Parlamento e la richiesta delle elezioni anticipate, al fine di poter andar via dall’Unione Europea il prima possibile con o senza accordo.
Il Premier ha reso omaggio, durante il suo intervento, allo speake Becow che proprio nella giornata di ieri ha consegnato le sue dimissioni a seguito di un lungo servizio. Non sono mancate le frecciatine:
“ha sempre agito secondo quello che lei ha giudicato essere nell’interesse nazionale”
I sondaggi, nonostante tutto questo, parlano chiaro e sembra proprio che il 35% sostenga i Tory mentre il 21% va a favore del Labour per poi dare un 19% per il Brexit Party.