La vicenda del povero Carabiniere ucciso non si placa e ora emerge un piccolo dubbio relativo alla finta cocaina, acquistata dai due americani. Che fine ha fatto?
In tutta la triste e misteriosa questione del Carabiniere ucciso, che fine ha fatto la finta cocaina acquistata dai due indagati per omicidio?
I punti oscuri dell’omicidio di Mario Cerciello
Sono tantissimi i punti in sospeso e oscuri che riguardano l’omicidio di Mario Cerciello, accompagnati dalle nuove rivelazioni che il collega Andrea Varriale ha rilasciato come da verbale.
I due militari si sono presentati all’appuntamento con i due americani senza pistola di ordinanza, tesserino e manette – obbligatorie anche quando ci si presenta in borghese.
Ora però si aggiunge un altro dettaglio alla quale gli inquirenti cercano di dare una spiegazione logica e riguarda la cocaina finta acquistata dai due ragazzi, ovvero il fattore scatenante di tutta questa annosa vicenda.
Dove è finita la finta cocaina degli americani?
Dalle carte delle indagini emerge un nuovo dettaglio, che riguarda proprio il fattore scatenante di tutto il quello che è successo ovvero la finta cocaina acquistata dai due ragazzi accusati di omicidio.
Facciamo un piccolo passo indietro per capire: Natale e Elder si erano rivolti a Sergio Brugiatelli per acquistare della cocaina durante il loro soggiorno in Italia. Lui fa da intermediario con il pusher Italo Pompeo che non gli vende la cocaina ma tachipirina.
I due ragazzi una volta che si sono accorti dell’inganno, rubano lo zaino di Brugiatelli chiedendo indietro i 100 Euro da loro sborsati per l’acquisto e un grammo di cocaina.
Secondo quanto emerge dai vari verbali e documenti, l’involucro con dentro questa finta droga non si trova più tra i vari reperti, come scomparsa nel nulla.
Questa sparizione comporta una prova mancante, nonostante il pusher abbia confermato che fosse solo medicinale – nessuno ora potrà più appurare la verità del fatto stesso.