Dopo l’agghiacciante confessione sull’omicidio di Elisa Pomarelli, ora emergono i risultati dell’autopsia e gettano nello sconforto i familiari della vittima
I risultati dell’autopsia e i dettagli dell’omicidio di Elisa Pomarelli portano gli inquirenti a continuare le indagini, per ogni giorno si aggiunge un tassello.
La terribile confessione di Massimo Sebastiani
Massimo Sebastiani l’ha uccisa subito, secondo la sua confessione e dai video delle telecamere di sorveglianza, dopo il loro pranzo in trattoria.
Lei è entrata nel pollaio per prendere delle uova fresche ma ne è uscita cadavere, presa in braccio da chi diceva di esserle amico e di essere innamorato di lei. L’ha messa nel portabagagli e poi l’ha gettata in un dirupo, in un luogo che solo lui potesse raggiungere.
I dettagli su questa vicenda si arricchiscono ogni giorno, ma è chiaro che Sebastiani abbia voluto crearsi un alibi – facendosi vedere in Paese tutto il giorno e mandandole dei messaggi seppur già morta – al fine di depistare le indagini e ricerche.
Ma ora emergono i risultati dell’autopsia.
I risultati dell’autopsia
L’autopsia sul corpo della giovane ragazza dovrebbe confermare la versione di Sebastiani, ovvero lo strangolamento. L’11 settembre era stato effettuato un esame esterno, mentre ieri – 12 settembre – tre periti dell’Istituto di Medicina Legale di Pavia – hanno svolto l’autopsia.
I tre incaricati sono l’entomologo Simonetta Lambiase, il tossicologo Luca Morini e il medico legale Marco Ballardini. I legali della famiglia di Elisa hanno nominato il medico legale Quarantino, mentre i legali di Sebastiani hanno nominato il medico legale D’Afostini e Roberta Bruzzone.
L’entomologo ha il compito di verificare se il cadavere della povera ragazza possa essere stato precedentemente nascosto da un’altra parte, rispetto al luogo del ritrovamento, mentre il tossicologo appurerà se all’interno del suo sangue ci siano o meno tracce di sostanze velenose o stupefacenti.
Secondo le prime indiscrezioni non sono state trovate tracce di violenza, se non il fatto che sia stato trovato senza calze – scarpe e jeans sfilati durante la corsa di Sebastiani per nasconderla. Gli stessi sarebbero poi stati bruciati, così come il lenzuolo usato per avvolgerla successivamente bruciato ma dentro il pollaio.
Tra 90 giorni ci saranno i risultati definitivi, mentre gli inquirenti sono ancora alla ricerca del cellulare di Elisa buttato nei campi dall’assassino – che potrebbe contenere dettagli molto importanti.