Sadoressia, che cos’è questo disturbo alimentare? Vediamo insieme le cause
Sadoressia, un disturbo del comportamento alimentare poco conosciuto ma molto invalidante, chiamato anche dieta per il dolore.
Che cosa è la sadoressia
La Sadoressia è una malattia legata al comportamento alimentare e l’uso di metodi masochistici. Tale disturbo è una combinazione tra anoressia, bulimia e autolesionismo.
La maggior parte delle persone colpite da questo disturbo raggiungono uno stato di eccessiva magrezza, al punto di perdere le forze e di danneggiare gravemente l’organismo e compromettere la funzione degli organi vitali.
Questi soggetti presentano una bassa autostima e una serie di pensieri disfunzionali. Incapaci di avere il controllo sui fattori esterni concentrano tutte le loro attenzioni sul corpo.
L’alimentazione, diviene l’unico pensiero e obiettivo della giornata. Il corpo si trasforma rapidamente in un mucchio d’ossa.
Di fatto trasmissioni televisive, mass media e riviste ricoprono un ruolo di primaria importanza nella trasmissione di valori e modelli. Sempre più spesso si diffonde l’idea di bellezza come sinonimo di magrezza e questo induce molte ragazzine al culto della cura ossessiva dell’aspetto fisico.
L’incapacità delle giovani donne di adempire ai canoni del contesto sociale in cui si trovano a vivere ha dato origine ai primi casi di sadoressia.
Il termine sadoressia è stato coniato dalla Spagna e definisce un’evoluzione dell’anoressia nervosa molto più pericolosa perchè include comportamenti autolesionistici.
I luoghi del culto sono le passerelle in cui sfilano le modelle, le trasformazioni fisiche prendono forma, gli interventi chirurgici corpo e le cure dimagranti il predominio di questa nuova realtà.
Ci troviamo sulla punta di un iceberg, il contesto sociale aderisce ai nuovi canoni di bellezza, le donne plasmano la propria immagine con modalità e mezzi sempre più rischiosi per la salute.
Le conseguenze della patologia
I disturbi alimentari sono caratterizzati da gravi alterazione del comportamento alimentare, tra quelli più noti e frequenti ci sono anoressia nervosa e bulimia nervosa.
L’anoressia è caratterizzata da una forte restrizione alimentare mentre la bulimia è caratterizzata da abbuffate e misure lassative.
Dal punto di vista psicologico la sadoressia è molto più vicina all’anoressia che alla bulimia, caratterizzata da stati d’animo a valenza negativa e emozioni come tristezza e malinconia.
Incapacità di vivere e godere di situazioni piacevoli, accompagnata dal bisogno di compiacere gli altri ed essere accettati.
Non mancano isolamento e deterioramento delle relazioni sociali così come la difficoltà di concentrazione, ansia e nervosismo.
La sadoressia, unisce i comportamenti anoressici al maltrattamento fisico e all’uso di metodi dimagranti masochistici.
Alla base di questo disturbo c’è il bisogno di sentire e di infliggersi dolore al fine di sopperire la voglia di mangiare.
In breve tempo il corpo diventa uno scheletro, si ha una rapida e permanente perdita di peso. La magrezza estrema è visibile agli occhi altrui.
La malattia prende il controllo è la perdita dei chili per chi soffre di questo disturbo non è mai troppa. Si ha la sensazione che non basti mai e si resta prigioniero della paura ossessiva di riprenderli.
Le persone affette da sadoressia, presentano una bassa autostima e sono spesso depresse. Le cause possono essere varie ma di solito questa malattia presenta le sue radici nel contesto familiare.
L’ autolesionismo indotto dalla sadoressia presenta tre forme, maggiore, stereotipato e superficiale.
Nelle forme più gravi, come nell’autolesionismo maggiore c’è proprio il deturpamento permanente come l’amputazione di un arto, mentre in quello superficiale ci sono tagli e ustioni. Resta una via di mezzo quello stereotipato.
L’autolesionismo resta una delle pratiche più antiche utilizzate dall’uomo nel tentativo di liberarsi dalle proprie emozioni negative e invalidanti.
Lo scopo è quello di far si che attraverso il dolore fisico si abbia una liberazione dal dolore emotivo.
Ad ogni modo risulta essere indispensabile, nei casi di disturbo del comportamento alimentare rivolgersi a personale esperto e qualificato.