È stato identificato il donatore di midollo osseo del piccolo Gabry, il bambino affetto da una rara malattia genetica
Il sogno della famiglia del piccolo Gabry si è realizzato, il bambino si sottoporrà al trapianto di midollo osseo per guarire dalla Sifd.
La malattia di Gabriele
Il piccolo Gabry ha due anni e pesa otto chili. Si tratta di un bambino affetto da una malattia genetica rarissima che si chiama Sifd, anemia sideroblastica con immunodeficienza delle cellule B.
Gabriele è l’unico bambino italiano e uno dei venti in tutto il mondo a soffrire di questa malattia rara. I medici e i suoi genitori lo hanno sempre curato e tenuto sotto controllo per evitare qualsiasi tipo di degenerazione.
I dottori lo hanno operato per inserirgli gli impianti che gli consentissero di sentire, perché era anche sordo. Hanno monitorato i suoi ritardi dello sviluppo e le febbri periodiche che non dipendono da nessun tipo di virus, ma sono autoprovocate.
Con l’anemia sideroblastica con immunodeficienza delle cellule B le prospettive di vita non sono ottimistiche. L’unica salvezza è il trapianto di midollo osseo, a causa del fatto non vi siano altre terapie disponibili per via della lentezza con cui la ricerca procede nell’ambito delle malattie rare, le più trascurate dalla sanità.
Un donatore per Gabriele
Per Gabriele la speranza ha finalmente preso corpo. Dopo aver riscontrato che la sua gemellina fosse incompatibile e aver l’escluso l’ipotesi di un trapianto da parte dei genitori, che raramente funziona, tutti speravano nel reperimento di un donatore.
Finalmente, un donatore compatibile e disponibile è stato trovato. Nei giorni scorsi, i medici hanno portato a termine le procedure preventive indispensabili per stabilire se ci sono le condizioni per effettuare il trapianto.
Dopo l’assenso da parte dei medici, il difficile annuncio del padre, che ha sottolineato la difficoltà del percorso che dovrà affrontare adesso il piccolo Gabriele: dovrà essere sottoposto a chemioterapia per bruciare completamente il suo midollo non funzionante e sarà dura, perché è una fase molto rischiosa.