Secondo le previsioni di tipo scientifico, il buco dell’ozono pare che nel 2019 sarà al suo minimo storico negli ultimi 30 anni. Questa riduzione è dovuta ad un fenomeno stratosferico
Tra poco meno di un mese, avrà inizio la stagione del buco dell’ozono, momento in cui si manifesta il fenomeno stratosferico.
Secondo gli scienziati del Copernicus atmosphere monitoring service (Cams), possiamo guardare con ottimismo al buco dell’ozono, che avrà la sua minor dimensione negli ultimi 30 anni.
Dimensione pari alla metà di quella del 2018
Oltre ad essere grande la metà del 2018, sarà fuori centro e asse. il Cams afferma che dopo aver raggiunto la sua dimensione minima locale la settimana scorsa, il buco potrebbe gradualmente crescere, rimanendo più piccolo rispetto a 30 anni fa.
Questi dati sono stati analizzati in collaborazione col Centro europeo per le previsioni metereologiche a medio termine (Ecmwf) che ha creato anche delle stime che sono state rese note nella Giornata Internazionale per la preservazione dello strato di ozono.
Sull’Antartide che comincia a formarsi annualmente ad agosto, arrivando alla sua massima dimensione ad ottobre, chiudendosi totalmente a dicembre. Quest’anno l’apertura del buco è stata anticipata di circa due settimane, rispetto alla norma.
Il vortice polare, il fenomeno stratosferico
Il vortice polare è un una corrente d’aria fredda che si trova nella stratosfera oltre l’atmosfera terrestre. Esso crea le condizioni adatte alla formazione del buco dell’ozono, che si è spostato, perdendo di forza grazie all’improvviso riscaldamento stratosferico. Le temperature nella stratosfera è cresciuta di 40 gradi, rispetto alle normali temperature.
La chiusura del buco dell’ozono è possibile?
Secondo uno studio delle Nazioni Unite, Noaa, Nasa e Commissione europea, si starebbe chiudendo. Si tratta di un grande successo per la comunità scientifica, che per la prima volta è stata ascoltata dal Mondo intero, che si è impegnato a ridurre i prodotti che lo facevano ingrandire.