Mina negli anni ’60 ha cantato di una zebra a pois. Per anni è stata soltanto un personaggio della fantasia, ma questa zebra a pois esiste realmente
La zebra a pois è stata avvistata in Kenya, fotografata nel parco Masaai Mara. La zebra è stata battezzata Tira, dal nome del primo che l’ha avvistata e fotografata.
L’avvistamento e lo scatto
E’ un cucciolo ed è stata vista da Antony Tira. L’uomo è stato pronto ed è riuscito a scattare una foto e pubblicarle nelle pagine di varie associazioni. Questa guida ha scattato le foto e l’ha resa virale nel profilo della Maasai Mara Wildlife Conservancies Association e da Wildest Africa.
Il post aveva il testo
“Last night a Maasai guide discovered a one of a kind genetically mutated baby zebra in the Maasai Mara and named it after his surname – Tira. This morning we were one of the first ones to visit Tira! A few years ago there was a similar case, however that zebra still maintained the stripes and brush-like tail. Tira, however, has patterns that appear as polka dots! I hope the experts will look into this case and share some interesting discoveries soon”
Il testo dice che una sera una guida Masai ha scoperto una piccola zebra a pois. Si tratta di una mutazione genetica molto particolare e la piccola è stata battezzata con il cognome del guardiano Tira. In passato era capitato un caso simile, ma la zebra aveva poi sviluppato le strisce e la coda a pennello.
Tira ha delle macchie, che sembrano dei pois, dando vita ad un’interessante caso che deve essere condiviso con la comunità scientifica e non solo.
Una particolare mutazione genetica
Tira è una zebra molto rara e avrebbe una rara mutazione genetica che modifica la produzione della melanina. I casi sono molto rari e sono registrati. Purtroppo secondo l’esperienza, queste zebre con colorazioni particolari, hanno sempre avuto una vita molto breve.
Inoltre capita che queste zebre vengano rifiutate e non possono riprodursi oppure sono un bersaglio succulento per i predatori. Un altro problema è sicuramente il fatto che si tratti di un premio molto ambito dai bracconieri, che potrebbero guadagnare tantissimo vendendo quest’animale dal manto particolare.