L’anedonia, il disturbo mentale che caratterizza numerose patologie, scopri cos’è e quali sono i sintomi
L’anedonia è l’incapacità di provare piacere per qualsiasi aspetto della vita, anche per i bisogni primari come mangiare, dormire e altro.
Che cos’è l’anedonia
La totale assenza di piacere è una caratteristica di alcune patologie, l’assenza si estende dalle cose più semplici alle cose più complesse. Potremmo definire l’anedonia come l’incapacità di desiderare le gratificazioni.
Le persone sono affette da alcuni disturbi mentali e oltre alla manifestazione della patologia vi è anche l’anedonia. In nulla di tutto ciò che fanno e vivono c’è l’emozione del piacere. Questa condizione patologica nei casi più gravi può essere così profonda e totalizzante da portare chi ne soffre a togliersi la vita oppure a disturbi depressivi gravi che possono portare anche al suicidio.
Sintomi e riscontro
Chi ne soffre non riesce a provare piacere per nessuna attività considerata piacevole. Essa si distingue dall’apatia, che è invece caratterizzata dall’assenza di motivazioni e disinteresse per tutti i gli aspetti della vita.
L’anedonia viene riscontrata in diverse condizioni psichiatriche, disturbi di personalità, dell’umore e psicotici. Dal punto di vista psicologico è importante considerarla come un sintomo per la presenza assidua nelle numerose condizioni mediche.
I pazienti anedonici sono tutti accomunati da una medesima modalità inadeguata di rapportarsi all’ambiente esterno, che si manifesterebbe con la tendenza all’isolamento.
La perdita totale della capacità edonica non è l’aspetto più comune, può essere un’esperienza pervasiva, ma anche limitata a un solo ambito come quello del cibo o delle interazioni sociali. L’ anedonia può essere inquadrata come una forma di appiattimento dello stato emotivo.
Tuttavia, ancor oggi non sono del tutto chiari i meccanismi eziopatogenetici alla base dell’insorgenza dell’ anedonia. E’ plausibile che alla sua base vi sia un’interazione di vari fattori ambientali, genetici, culturali e sociali.
Il trattamento terapeutico è sostanzialmente quello riservato agli stati depressivi e ai disturbi di natura psicologico-psichiatrica con supporto psichiatrico e terapie farmacologiche.