Indimenticabile il piccolo Gianlorenzo, il bimbo caduto dal carro e morto nel giorno di Carnevale. Ora l’incidente probatorio si conclude ed emerge il perché di tale dramma
Gianlorenzo, il bimbo caduto dal carro a Carnevale, è morto e nessuno potrà portarlo indietro ma ora spuntano le motivazioni di cosa è accaduto quel giorno con l’incidente probatorio.
La tragica morte di Gianlorenzo
Era il 5 marzo 2019 quando il piccolo stava festeggiando il Carnevale, con la mamma sopra un carro a tema Masterchef a Granarolo. Mentre il padre era per strada con il passeggino, pare che Gianlorenzo volesse scendere e per farlo si è sporto.
E’ scivolato sul pavimento sotto i suoi piedini e le ringhiere gialle protettive non erano abbastanza strette per il suo corpicino. Il piccolo cade e batte la testa. Dopo urla e richieste, il carro a passo d’uomo si ferma e i soccorsi sono immediati.
Nonostante tutto il lavoro fatto dagli operatori e all’Ospedale Maggiore di Bologna – il piccolo è deceduto dopo un giorno di agonia.
La colpa è ricaduta su più persone e Enti, madre compresa accusata di non aver controllato il figlio mentre era intento a sporgersi.
L’incidente probatorio sul carro di Carnevale
Ora l‘incidente probatorio si è concluso scagionando i costruttori del mezzo, in quanto evidenti assenza di norme. Al momento gli indagati per omicidio colposo sono Pasquini – ingegnere che ha firmato il collaudo -Canellini – allestitore – e madre del bambino.
La perizia ha notato delle mancanze da attribuire all’ente di organizzazione del’evento, con la mancanza di persone preposte a imporre regole di sicurezza a tutti gli organizzatori e costruttori del carro.
Si evidenzia tra le carte la professionalità di chi ha ideato e costruito il mezzo, notando esperienza e conoscenze così da “assolvere” una loro specifica colpa a causa di un vuoto portato dall’assenza di norme e regole concrete.