Un neonato buttato nella scarpata e poi brutalmente ucciso dalla madre: ora lei non parla ma gli esiti della autopsia parlano chiaro
Da una parte un neonato buttato nella scarpata e ucciso, dall’altra una donna e madre che sembra essere sotto shock. Ma l’autopsia non lascia alcun dubbio.
Madre in carcere per la morte del figlio
Una giovane madre sordomuta ha compiuto un gesto terribile, simulando un incidente o cercando di suicidarsi contro il guardrail – dopo essere sparita da casa due giorni prima con suo figlio.
Mentre il marito lanciava l’allarme, lei ha preso il bambino e lo ha gettato in un dirupo. Le testimonianze hanno confermato di aver visto la donna scendere poi per la scarpata, raggiungere il piccolo e ucciderlo con un colpo – ma non prima di minacciare le persone presenti (che volevano fermarla) con un coltello.
La donna non ha fornito alcun elemento al Pubblico Ministero, solo che dopo una litigata con il compagno ha deciso di lasciare la casa prendendendo l’auto e compiendo il gesto atroce.
Il giudice ha disposto che donna sia messa in carcere con l’accusa di omicidio.
I risultati dell’autopsia sul piccolo bambino
Nonostante lei non dia alcun dettaglio e non fornisca la motivazione del suo gesto, le analisi della prima autopsia danno risultati agghiaccianti.
Dalla stessa sarebbe emerso che il decesso sarebbe stato causato non dalla caduta violenta ma da un colpo inferto sulla testa. Quelle bastonate di cui parlano i testimoni sono vere e il tutto viene confermato dai primi rilievi.
I vicini di casa hanno confermato di aver sentito più volte delle liti e che la donna avrebbe utilizzato verso di sé comportamenti di autolesionismo.
Le indagini continuano e gli interrogatori dovrebbero portare ad una luce, per capire se sia o meno necessario disporre una perizia psichiatrica per la donna.