Una legge sul doppio cognome che presuppone la parità di trattamento, sollecitata dalla ministra della pubblica istruzione Dadone
Se la legge sul doppio cognome della ministra Dadone passasse, si potrebbe attribuire al figlio il nome materno prima di quello paterno e darne addirittura l’esclusiva.
Doppio cognome ai figli
La ministra della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone aveva presentato una legge quando ancora la maggioranza ed era ancora giallo-verde, con i ruolo di semplice deputata.
Ora che è ministro, la Dadone è ancora più convinta di poter raggiungere l’obiettivo. Di quale legge si tratta? Di quella mediante cui sarà possibile dare un doppio cognome ai figli.
Dopo le lunghe lotte di questo e del secolo scorso per raggiungere la parità dei diritti, sembra assurdo, secondo la Dadone, che la disparità tra uomo e donne sia stigmatizzata persino dalla Corte costituzionale.
Tutti coloro che fino a questo momento hanno provato a mettere in evidenza l’importanza di questa legge, non hanno ottenuto molti risultati. Nella scorsa legislatura, ad esempio, la Camera aveva approvato un testo che alla fine è rimasto fermo in Senato.
Nel 2017 è diventato possibile attribuire il doppio cognome ai figli, ma soltanto di affiancare il cognome della madre dopo quello del padre e mai prima.
Solo il nome materno ai figli
La proposta di legge Dadone, invece, prevede che al figlio possa essere concesso non soltanto il nome di entrambi i genitori, senza un ordine predefinito, ma anche quello di solo uno dei due genitori. Perciò, se la legge passa, i bambini potranno avere anche solo il cognome della madre: una possibilità che fino a questo momento non è prevista, se non in casi davvero particolari.
La proposta Dadone, in realtà, non dovrebbe suonare insolita a nessuno, visto che la sua approvazione non farebbe altro che allineare l’Italia agli altri Paesi, in particolare alle norme francesi.