Massimo Bossetti ha avuto un colloquio con un finto consulente che ha promesso una strategia, per richiedere la revisione del processo. E’ caccia all’uomo
Un finto consulente informatico ha parlato con Massimo Bossetti, facendosi dare informazioni con promessa di chiedere la revisione del processo. Ma chi è?
Il memoriale del killer di Yara Gambirasio
L’uomo è in carcere per omicidio dal 2014, accusato della morte della piccola Yara Gambirasio – trovata in un campo senza vita dopo la sua sparizione.
Nonostante l’ergastolo, il muratore di Mapello continua a definirsi innocente e sta scrivendo un memoriale – che spera possa diventare un libro – al fine che anche nel futuro le persone possano leggere la verità su quanto accaduto alla ragazzina.
Il suo legale – Claudio Salvagni – sta lavorando ad una nuova linea di difesa proprio per richiedere la revisione del processo, con nuove prove in loro mani che potrebbero dare una svolta.
Il finto consulente di Bossetti
Quello che però è accaduto nel carcere di Bollate ha dell’incredibile, considerando che un uomo è entrato dando il nome di Cesare Marini – consulente informatico.
Questo finto consulente ha chiesto ed ottenuto di parlare con il muratore di Mapello proprio nel penitenziario dove ora sconta la sua pena. L’uomo avrebbe così illustrato al carcerato una nuova linea difensiva proprio per richiedere la revisione del processo – come desiderato.
La difesa di baserebbe sul Dna. Un episodio sconcertante che porta gli inquirenti ad indagare sulla vera identità dell’uomo che ha utilizzato il nome di Marini – completamente estraneo al fatto tanto da aver sporto denuncia.
Ora gli inquirenti cercando di ricostruire il fatto e capire come abbia fatto quest’uomo ad entrare con falso nome in un carcere altamente controllato – dove sono reclusi non solo Bossetti ma anche Rosa e Olindo della strage di Erba e Salvatore Parolisi accusato della morte della moglie Melania Rea.