Un vero e proprio sfregio alla memoria per il Carabiniere ucciso con fiori e foto bruciati appositamente. Ma cosa è accaduto?
Mario Cerciello Rega – il Carabiniere ucciso a Roma – è stato sfregiato nel suo ricordo, mentre qualcuno ha messo alcuni omaggi al rogo.
La fiaccolata in centro per Mario Cerciello
Nella serata di ieri una fiaccolata in onore di Mario Cerciello Rega, con tantissime persone arrivate da ogni parte della città per rendergli omaggio e dare supporto ai familiari.
Tra la folla anche la moglie, che è stata avvolta dal calore della gente in ogni momento dell’evento. I partecipanti sono partiti da Piazza Farnense sino ad arrivare a Piazza del Monte di Pietà – il luogo dove il 28 luglio il militare è stato accoltellato a morte.
Un saluto con la posa di tantissimi fiori e foto, per non dimenticare mai il suo valore e ciò che è successo durante quella terribile notte.
Sul posto anche tantissimi bambini, come Matilde e Michele divenuti il simbolo che proprio il mattino dopo la tragedia avevano lasicato dei fiori bianchi sul luogo della tragedia. I Carabinieri commossi dal gesto hanno alzato le transenne per farli passare e posare quel gesto che ha commosso tutti quanti.
Il padre ha spiegato direttamente all’AdnKronos che
“voglio che i miei figli capiscano cosa accade in città, che ci sono persone che perdono la vita per tutelarci”
Foto e fiori bruciati
Ma qualcosa di terribile è successo nuovamente, come racconta il Corriere della Sera. Infatti il Quartiere Prati di Roma si era addormentato con fiori e foto lasciati durante la fiaccolata, risvegliandosi con tutto andato distrutto a causa di un rogo.
Le fiamme sarebbero divampate di notte, proprio nel luogo dove la vita del militare è stata spezzata. Su questo gesto – dove fiori, peluche e foto sono andati distrutti – indagano le forze dell’ordine avvalendosi anche ai filmati delle telecamere di videosorveglianza.