Nella strage di Rigopiano c’è anche la rabbia che arriva dopo, tanto che la madre di Feniello ha picchiato l’ex Sindaco senza pentirsene. Ma perché?
Nel secondo giorno di sentenza per la strage di Rigopiano, la mamma di Feniello non ci sta e scaglia contro l’ex Sindaco accusandolo di aver firmato la condanna a morte del figlio.
L’aggressione a Massimiliano Giancaterino
Una mattinata molto intensa, durante il secondo giorno di udienza presso il Tribunale di Pescara per la strage costata la vita a 29 persone e 11 feriti in maniera grave.
Ma la valanga che ha portato via l’Hotel e le persone dentro ad esso è emersa nuovamente questa mattina, quando la mamma di Feniello – una delle vittime – ha picchiato l’ex Sindaco.
L’uomo si trovava al bar in pausa con i suoi avvocati, quando ha visto la donna scagliarsi contro di lui e prenderlo a botte:
“non so da chi ma era una donna. mi ha picchiato e riempito di botte”
Con l’intenzione di prendere provvedimenti e sporgere querela.
Le parole di Maria Perilli dopo l’aggressione
I testimoni che hanno assistito all’accaduto hanno potuto notare che la donna in questione fosse Maria Perilli, madre di Stefano Feniello – il ragazzo di 28 anni morto durante il crollo dell’hotel. Il marito Alessio è sotto processo per la violazione dei sigilli, quando ha portato un fiore sul luogo della tragedia nel ricordo del povero figlio.
La donna ha dichiarato di averlo visto al bar sorridente e deciso di prenderlo pugni e schiaffi, sino a quando non è caduto per terra:
“hai firmato la condanna a morte di mio figlio”
L’ex Sindaco ha firmato i documenti per ampliare l’albergo e ha dato l’autorizzazione perché potesse essere aperto anche in inverno e non solo d’estate:
“lui è il doppio di me, quindi potete immaginare il male che gli ho fatto”