Andrew Bolt spara a zero sul Climate Strike contestando i giovani attivisti perchè li considera ipocriti
Greta Thunberg ha elogiato il global strike, sciopero che in teoria avrebbe dovuto promuovere la cura dell’ambiente, che però ha dato origine a forti discussioni in ambiti totalmente diversi. Come non pensare al globo bruciato a Milano oppure alle assenze giustificate concesse? Andrew Bolt ha motivato in modo concreto il suo personale dissenso con Greta Thunberg e il suo movimento, evitando cioè attacchi alla sua condizione Asperger o il suo aspetto fisico. Il noto giornalista australiano è stato piuttosto duro, ma possiamo davvero dire che non ha tutti i torti?
Le parole di Andrew Bolt
Il giornalista qui nel nostro paese è abbastanza sconosciuto, ma nel suo paese è al contrario ben noto. Egli è uno dei frontman di Skynews in Australia e prima dello sciopero per il clima, ha deciso di usare il mezzo per esprimere la sua opinione riguardo il movimento e i giovani attivisti
“A voi giovani che scioperate vi dico di iniziare a cambiare vita. Voi siete quelli che avete preteso i climatizzatori nelle scuole, che per andare a scuola usate qualsiasi mezzo di trasporto pur di non camminare”
proseguendo dicendo sono coloro che hanno preteso di avere un televisore in ogni camera ed ogni comodità. In poche parole ritiene i giovani attivisti degli ipocriti.
Non finisce qui, dato che tra le righe accusa di non aver insegnato le cose corrette ai giovani. Infatti secondo il giornalista le nuove generazioni sono facilmente strumentalizzabili, male educati e per questo facilmente strumentalizzabili da chi parla loro di nobili cause, senza però spingerli a migliorare il proprio stile di vita diventando più green
“Prima di protestare, manifestare e scendere nelle piazze, cari giovani attivisti, dovreste iniziare ad evitare i cibi confezionati e mangiare un panino, lasciare da parte i mezzi di trasporto e camminare, spegnere smartphone, PC e tablet ed iniziare a leggere un libro”
I consigli alle nuove generazioni
Bolt da anche dei consigli, invitando i più giovani delle culture occidentali ad essere più oculati e non vivere nel lusso sfrenato. Se migliorassero il loro stile di vita, renderebbe molto più credibile il messaggio della cura dell’ambiente. Per esempio sottolinea l’ambiguità del gridare i messaggi con indosso gli abiti firmati, alla moda, con oggetti tecnologici nuovissimi. La protesta avrebbe più senso se fatta nella vita reale e non usando la tecnologia.
In poche parole la generazione dei giovani, è quella che consuma maggiormente i beni di consumo. Il giornalista conclude dicendo
“prima di manifestare e protestare, occorre svegliarsi, maturare, chiedere la bocca. Informatevi dei fatti prima di protestare”
Il giornalista non è contro le politiche ambientali, anzi è molto a favore della tutela del nostro pianeta. Invita ad essere meno ipocriti e informarsi più specificatamente, prima di dare vita a grandi manifestazioni.