Ragazzi uccisi dopo una lite, Tribunale ribalta la sentenza: Matteo Scapin torna in carcere

Due ragazzi uccisi dopo una lite e Matteo Scapin agli arresti domiciliari: ora il Tribunale ribalta la sentenza per l’uomo accusato di omicidio

Ragazzi uccisi dopo una lite
Ragazzi uccisi dopo una lite

Due ragazzi uccisi dopo una lite in discoteca, mentre erano sul loro scooter. Il presunto killer Matteo Scapin aveva ottenuto gli arresti domiciliari ma ora il Tribunale ribalta la sentenza

La tragica morte di Matteo Ferrari e Luca Carissimi

Una morte molto particolare, i due ragazzi erano in discoteca e ci sarebbe stato un litigio tra loro e un altro ragazzo più grande. Da questo momento parte tutto quanto e gli apparenti complimenti ad una ragazza diventano l’oggetto del dramma.

La lite infatti sarebbe andata avanti anche all’esterno del locale. I due ragazzi sono andati via in motorino mentre Scapin nella sua auto: una spinta e uno sbalzo.

Carissimi muore sul colpo mentre Ferrari resta in Ospedale lottando per due giorni e morire al Papa Giovanni XXIII di Bergamo.  Chi ha urtato i due ragazzi in scooter, nel mentre, si era dato alla fuga per poi presentarsi in lacrime dagli inquirenti.

In primo luogo Scapin era stato accusato di omicidio volontario. In secondo luogo il Gip modifica l’accusa stradale con omissione di soccorso.

Il Giudice afferma quindi che Scapin non avesse alcuna intenzione di uccidere i ragazzi:

“ho sentito una botta e sono scappato, ero nel panico e non volevo uccidere nessuno”

Per questo motivo era stata disposta non solo la scarcerazione ma gli arresti domiciliari presso la sua abitazione.

Il destino di Matteo Scapin

I Giudici del Tribunale del Riesame hanno accolto la richiesta del Pm contraria a quanto definito dal Gip. In tale circostanza il Riesame ha dato ragione al Pm togliendo gli arresti domiciliari e dando nuovamente il carcere.

I legali di Scapin potrebbero ora ricorrere al ricorso alla Corte di Cassazione.

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