Incel, chi sono i “celibi involontari” che diventano killer per rabbia e vendetta

Chi sono gli incel? Sembrano innocenti e non considerati dal mondo: ma non fatevi ingannare da questa faccia da bravi ragazzi

Incel
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Un gruppo che trasforma la sofferenza in odio cieco, arrivando a uccidere persone a caso, soltanto per incanalare la frustrazione: di questo sono fatti gli Incel.

Chi sono gli Incel?

La parola il cui significato è quello di “celibi involontari”, nasce in Nord America a metà degli anni 90. Gli Incel sono degli uomini che lamentano l’incapacità di interagire con le donne. Questi individui si considerano discriminati e respinti dal genere femminile. Accompagnano alla loro sofferenza una sorta di “suprematismo maschile”, che può a volte sfociare nella violenza e nella misoginia.

Gli Incel si sono diffusi soprattutto dopo l’assalto di Elliot Rodger, nel 2014 a Isla Vista, dopo il quale si sono andati formando dei veri e propri gruppi. Nello stesso tempo, però, è possibile che alcuni individui adottino la sigla “incel” come schermo per scelte puramente personali. Considerato però che in alcune circostanze si sia arrivati alla violenza, negli Usa è iniziata un’osservazione piuttosto attenta del fenomeno.

Il caso di Toronto

Il 23 aprile 2018, come riportato dal Corriere, Alek Minassian lancia il suo furgone sulla folla a Toronto, in Canada. Causerà 10 morti. Dopo l’arresto, urlerà agli agenti “Missione compiuta” e rivendicherà la strage in nome degli “Incel”.

Nel corso degli interrogatori, il giovane descrive la sua difficoltà a interagire con le donne e riporta alcuni episodi in cui è stato respinto. Nel corso degli anni aumentano in lui la rabbia e l’odio cieco, che lo spingono a cercare solidarietà sul web, nel forum online dove si riuniscono i “celibi involontari”.

Lì conosce Elliot Rodger, protagonista dell’attacco in California nel 2014 e Chris Harper-Mercer, assassino di 9 persone in Oregon nel 2015. Minassian affermerà di essersi coordinato con loro per un’operazione multipla e terribile.

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