Federica Saraceni, reddito di cittadinanza alla brigatista accusata di omicidio: si scatena la polemica

Grande polemica per il reddito di cittadinanza concesso ad una brigatista – Ferica Saraceni – accusata di omicidio: ecco gli aggiornamenti sulla vicenda

Federica Saraceni
Federica Saraceni

Il reddito di cittadinanza porta a grandi polemiche, ma ora si scopre che Ferica Saraceni sia una delle beneficiare del sussidio mensile. Scoppia la polemica.

Chi è Federica Saraceni?

Per capire meglio tutta la vicenda dobbiamo fare un salto indietro sino al 20 maggio 1999, quando Massimo D’Antona – giuslavorista – viene assassinato da un commando.

Federica Saraceni, figlia dell’ex magistrato, era stata in primo luogo assolta per l’omicidio per poi essere condannata dalla Corte di assise d’Appello di Roma con una pena pari a 21 anni e 6 mesi di reclusione. Nei suoi confronti i giudici intervengono e dispongono la decadenza della potestà genitoriale.

Oggi è agli arresti domiciliari e vive con i due figli, in uno stato di povertà.

Il sussidio concesso ad una brigatista accusata di omicidio

Come emerso da Il Messaggero, la donna di 49 anni beneficia del sussidio mensile da agosto, con un assegno pari a 623 euro al mese.

Grande il caos mediatico e la protesta da parte degli utenti e anche dei parenti delle vittime di terrorismo. Nonostante ora l’Inps stia facendo tutti i controlli in merito, sembra anche che la donna sia stata contattata dai Navigator per una proposta di lavoro.

Sino a questo punto sembra tutto regolare, infatti secondo i primi controlli la condanna risale a più di 10 anni fa dalla richiesta di sussidio e inoltre – la pena viene scontata presso il proprio domicilio. Il Ministero del Lavoro e Inps hanno comunque definito che verranno disposte ulteriori indagini e controlli sul caso.

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