Silvia Romano è viva e sarebbe stata costretta ad un matrimonio islamico. Questa la novità fatta emergere da Il Giornale: ecco cosa è accaduto
Silvia Romano, la cooperante rapita in Kenya, sarebbe viva ma le condizioni di vita pessime – costretta al lavaggio del cervello e ad un matrimonio combinato in puro stile islamico.
La verità sulla cooperante italiana
Secondo Il Giornale e le fonti dell’intelligence, ci sarebbero delle novità in merito alla cooperante italiana rapita in Kenya per la quale non ci sono più notizie.
Le indagini continuano e negli ultimi tempi i suoi rapitori avrebbero testimoniato – durante il processo – di averla data ad un altro gruppo prima di Natale, la quale l’avrebbe trasferita in Somalia.
Le nuove rivelazioni sono agghiaccianti ed evidenziano che la ragazza sarebbe ancora viva, nelle mani di alcune persone che le stanno facendo il lavaggio del cervello portandola ad un matrimonio islamico combinato:
“vorrebbero farle assimilare, sino a sentirsene parte integrante, l’ambiente dove viene costretta a vivere”
Proprio all’interno della Somalia – con grande concentrazione jihadista – cercano di farla avvicinare a questa cultura con lavaggio del cervello:
“una pressione psicologica che punta a recidere i legami affettivi e culturali con la sua patria d’origine”
Dove si trova la cooperante italiana rapita in Kenya?
Sempre da quello che si evince dal quotidiano e secondo le ultime indiscrezioni, la ragazza si troverebbe in Somalia nella parte Sud oppure Sudovest del Paese. La dominazione è da parte di Al Shabab.
Proprio alla fine del 2018 la ragazza viene ceduta ad una banda di banditi somali facendo così perdere le sue tracce e dove una localizzazione è molto più difficile. L’Intelligence continua a lavorare e indagare, cercando di trovare contatti per trattare con i rapitori – con la proposta di un riscatto che, ad oggi, sembra l’unica strada da perseguire.