Whirlpool e Lifegate hanno deciso di combattere uniti contro l’inquinamento da plastica
Alla Milano Green Week si è lanciato un messaggio per sensibilizzare l’opinione contro l’inquinamento da plastica, creando un’unione tra settore pubblico e privato. Questo è stato lanciato da Whirlpool EMEA, che insieme a LifeGate. Questo è stato fatto nel giorno dello sciopero per l’ambiente, che ha visto migliaia di studenti, che criticati o meno, hanno il merito di provare a sensibilizzare il mondo sulle tematiche ambientali.
La lotta alla plastica
Il tutto è iniziato nella Darsena di Milano, presso l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia. Whirlpool ha deciso d’unirsi alle istituzioni pubbliche, associazioni e altre realtà private in modo da combattere uniti contro l’inquinamento da plastica. Da quest’unione potrebbero nascere delle soluzioni a questa problematica, in modo da poter restituire un pianeta con un minor inquinamento da plastica.
Quest’impegno è stato ribadito da alcune personalità e da Whirlpool. A confermare quest’impegno sono stati l’Assessore all’Ambiente e al Clima di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, il Direttore Scientifico di LifeGate Simone Molteni, il Presidente del Municipio 6 di Milano Santo Minniti e la referente della campagna Milano Plastic Free di Legambiente Lombardia Caterina Benvenuto. Karim Bruneo, Senior Manager Corporate Affairs di Whirlpool EMEA ha detto
“L’evento di oggi dimostra quanto economia circolare e attenzione verso la comunità siano due pilastri fondamentali dell’impegno di Whirlpool. Fino ad oggi abbiamo raccolto fino a 1550 kg di rifiuti, speriamo che la strada delle sinergie fra settore pubblico e privato sia piena e ricca di successi in campo ambientale“
Una collaborazione consolidata
LifeGate e Whirlpool collaborano da molto tempo, dando vita al progetto LifeGate PlasticLes che ha contribuito a pulire i nostri mari dai rifiuti. Whirlpool durante l’evento, ha presentato molti dispositivi, tredici in totale. Uno dei più interessanti è il Seabin cioè il cestino del mare. Sono stati installati nelle acque dei porti e dei circoli nautici italiani ma anche alla Darsena di Milano, raccogliendo numerosi rifiuti, tra cui cannucce, tappi, bottiglie e sacchetti.
Dalla loro installazione, avvenuta meno di un anno fa’ questi dispositivi, sono stati in grado di raccogliere molti rifiuti galleggianti si parla di 1.500 chilogrammi di rifiuti. Si tratta soprattutto di plastiche, microplastiche e materiali organici. Circa il 60% dei rifiuti raccolti dai Seabin sono le micro plastiche, in particolare frammenti di polistirolo.