Alcuni preziosi consigli sulle manovre essenziali da fare quando un bambino rischia di soffocare in attesa dell’intervento medico
Un bambino piccolo è curioso per natura e spesso mette in bocca oggetti pericolosi. Alcune manovre possono essere essenziali in quei casi per salvargli la vita dal rischia di soffocare. Vediamo tutti i dettagli.
Un’insidia pericolosa e molto comune: il bambino rischia di soffocare
I bambini si sa sono curiosi ed amano esplorare il mondo.
Uno dei primi modi in cui sperimentano la presenza di una realtà esterna a loro come la psicologia dell’età evolutiva insegna è proprio la suzione e il portare gli oggetti alla bocca.
Questo però può nascondere anche dei pericoli insidiosi poiché per quanto un genitore cerchi di vigilare sul figlio può sempre capitare che il bambino metta in bocca oggetti pericolosi, o che ingerisca un boccone di cibo troppo grosso.
In questo caso il rischio che il corpo estraneo ostruisca le vie respiratorie provocando una mancanza di ossigeno al tessuto cerebrale è elevata e mette in pericolo la vita del piccolo.
L’ostruzione totale delle vie respiratorie si capisce da alcuni sintomi:
il lattante non riesce a piangere, a tossire, diventa di un colorito bluastro( cianosi).
Cosa fare allora in quei casi?
Alcuni accorgimenti e manovre che ogni genitore dovrebbe conoscere possono allora salvare la vita, prima ancora dell’arrivo dell’ambulanza.
Vediamo dunque nel dettaglio due manovre molto utili per un neonato o lattante.
Posizione verso il basso
1- Nella prima manovra si posiziona il bambino a pancia in giù sul nostro avambraccio.
Si tiene saldamente con una mano il mento in modo da tenerlo fermo a formare un angolo di 30° con il petto in modo cioè che la testa sia più bassa del resto del corpo.
2- Con l’altra mano aperta si assestano 5 colpi tra le scapole con un movimento deciso e verso il basso.
Il bambino solitamente a questo punto sputa l’oggetto estraneo, qualora non lo facesse però si passa alla manovra successiva
Posizione verso l’alto
1- il neonato viene dunque girato e posizionato con la pancia verso l’alto.
Anche durante questa manovra la testa del bambino deve essere tenuta saldamente e risultare più in basso del resto del corpo di almeno 30°, per agevolare l’uscita del corpo estraneo.
2- Questa volta non viene impiegata la mano aperta ma soltanto due dita.
Si trova il punto due dita sotto la linea dei capezzoli in mezzo allo sterno e si effettano altre 5 compressioni toraciche.
Cosa fare se il neonato ancora non respira?
Nel caso in cui la prima volta le manovre descritte non abbiano prodotto l’effetto di eliminare l’oggetto inalato o il bambino è in stato di incoscienza è necessario chiamare il 118 spiegando nel dettaglio cosa è accaduto al bambino e continuare ad alternare le due manovre fino all’arrivo dell’ambulanza.
Anche una carenza di ossigeno di pochi minuti potrebbe infatti provocare gravi danni cerebrali per cui è fondamentale agire tempestivamente e conoscere i pochi ma essenziali passi salvavita come quelli descritti, cercando di restare il più possibile calmi e non farsi prendere dal panico.
Ecco un video di In Salute che mostra tutti i passaggi fondamentali delle manovre di disostruzione pediatrica.
https://youtu.be/FqcBOeeBU1o