Gianna Nannini confessa particolari scioccanti sul suo passato: dalla droga agli espedienti per sopravvivere.
Gianna Nannini è rocker, mamma ed ha una peculiarità : un’energia che incanta. In occasione dell’uscita del suo nuovo singolo Vanity Fair le dedica la copertina e lei si racconta, senza filtri, come sempre.
Gianna Nannini rocker nell’anima
La cantante 65enne proviene da una famiglia benestante e conosciuta a Siena ma lei da sempre ha mostrato un carattere ribelle e poco incline a seguire le orme di famiglia nell’azienda dolciaria del padre.
Gianna aveva il sogno di diventare cantante e tra poco uscirà il suo nuovo singolo “La differenza”
L’album omonimo è il 20esimo in studio ed è stato registrato in Tennessee dove Gianna si è recata con la sua adorata figlia Penelope.
Non si è mai piegata al volere delle case discografiche che avrebbero voluto trasformarla in un personaggio più classico
Gli anni difficili a Milano, cosa ha dovuto fare per sopravvivere
Non si vergogna Gianna di raccontare al settimanale come fu costretta a vivere i primi anni del trasferimento a Milano.
“Mantenersi all’inizio non fu facile”
Il padre le promise una macchina se si fosse diplomata prima del tempo: Gianna testarda come sempre fece due anni in uno, e a 18anni ottenne il diploma e la macchina in regalo.
“Scorrazzavo in questa città tutta nuova facendomi rubare l’autoradio per incassare i soldi dell’assicurazione”
La droga, il periodo più buio
Una confessione ancora più dolorosa ed inedita Gianna la fa parlando del suo rapporto con le droghe:
“Tranne l’eroina, le ho provate tutte”
afferma e racconta che uscire dalla dipendenza dalla cocaina fu molto difficile.
Dopo un episodio in cui stava per mettere e mani nel water per recuperare un pacchetto di quella sostanza Gianna si rende conto di aver toccato il fondo e decide di smettere:
“Non posso fare questa cosa, non posso ridurmi così”
La libertà di amare e la figlia Penelope
Gianna è una paladina non solo della musica rock ma anche per la comunità LGTB anche se lei non ama le definizioni che secondo lei ghettizzano:
“A me le divisioni, a partire da quelle di genere, non mi hanno mai interessato granchè.”
“Al termine coming out, che ghettizza, ho sempre preferito la parola libertà”
La Nannini va sempre dritta per la sua strada, anche in occasione di un evento così bello come la gravidanza ha dovuto subire feroci critiche ed attacchi gratuiti.
A 56 anni infatti ha deciso di avere come genitore singolo l’esperienza di dare alla luce il vero amore della sua vita: sua figlia Penelope.
“Tutti mi dicono che so’ pazza, ma credo semplicemente che quando uno è se stesso sembra matto.”
La piccola Penelope, che ora ha 9 anni è fortunata ha una mamma molto coraggiosa e che lotta da sempre per realizzare i suoi sogni e quelli di chi ama.