Un padre di tre bambini si suicida per colpa della banca ma prima posta un ultima foto in lacrime sui social “sono responsabile”.
Un 34 enne padre di tre figli si suicida costretto da un fatale disguido con la banca. Prima del gesto posta un’ultima disperata foto su Facebook. Vediamo tutti i dettagli
Il terribile gesto di un uomo senza speranze
il 34enne inglese Pillip Herron aveva lasciato il suo lavoro di operaio per seguire nella crescita i suoi tre figli ma il destino è stato crudele come riporta Howtodofor.com
In attesa di un pagamento che continuava a tardare da parte della Universal Credit l’uomo non riusciva più a pagare l’affitto del suo appartamento e arrivando a ricevere un avviso di sfatto.
L’uomo ha perso ogni speranza di potercela fare quando il debito accumulato è arrivato a 20.000 sterline e lui si è ritrovato con solo 4,61 sterline sul conto, che corrispondono a circa 5 euro)
L’ultima lettera e la foto sui social
A 34 anni con 3 bambini a cui badare e solo 5 euro in banca, Herron non ce l’ha fatta a sopportare ancora e ha preso la decisione più tragica: togliersi la vita.
Prima del suicidio, il 18 marzo ha deciso di postare una sua ultima foto in lacrime sui social per lasciare con un’immagine la testimonianza di tutto il suo dolore.
Le ultime parole di Phillip sono state affidate ad una lettera e descrivono un uomo, un padre, senza più speranze.
“nella sua lettera d’addio ha detto che avrebbe preferito non avere mai avuto una famiglia”
Ha detto sua sorella
Herron dunque era chiaramente depresso e avrebbe avuto bisogno di un aiuto da parte dello Stato che invece con l’agenzia bancaria Universal Credit gli aveva dato il colpo finale.
Le parole della famiglia e della banca
La madre dell’uomo accusa proprio la banca di essere stata “l’ultimo chiodo nella bara” del figlio e a sorella Sheena 54 anni, lo descrive al Sun come un padre single, responsabile, che si era sempre occupato dei bambini senza far mai mancare nulla a loro.
Purtroppo Sheena ammette di aver scoperto solo dopo la morte del fratello in che disastrosa situazione economica si trovasse e rivela le parole strazianti dei bambini:
“I miei nipoti mi hanno detto che Babbo Natale non era venuto l’anno prima”
Il padre, a soli 34 anni si è suicidato per i troppi debiti accumulati in attesa di un bonifico mai arrivato da parte della Universal Credit un istituto di credito governativo nato nel 2013 per velocizzare le operazioni bancarie.
In realtà per ogni pagamento i ritardi accumulati arrivano fino a 5 settimane ed ecco perché in una situazione come quella di Herron l’attesa è stata fatale.
La dichiarazione del portavoce del Dipartimento per il Lavoro e le Pensioni pur se educata deve aver lasciato i familiari con l’amaro in bocca:
“I nostri pensieri sono con la famiglia di Herron”
“Il suicidio è un problema molto complesso, quindi sarebbe sbagliato collegarlo esclusivamente alla richiesta di indennizzo”
Di certo bisogna sperare che situazioni del genere non si ripetano e vi siano più tutele per le persone in difficoltà sia economica che familiare o sociale.