Glaciologi della Bicocca in allerta: gas serra altissimi negli ultimi 800.000 anni

I glaciologi della Bicocca ci fanno una lezione alla proibitiva temperatura di -50° e dicono che abbiamo livelli altissimi di gas serra in 800.000 anni

Glaciologi della Bicocca
Glaciologi della Bicocca

I glaciologi della Bicocca ci mettono in guardia? I ghiacciai delle alpi sono tra quelli che nell’ultimo mezzo secolo si sono ritirati. I problemi del ghiacciaio Planpincieux è solo la punta dell’iceberg. Si trova molto vicino al centro di Milano un laboratorio decisamente importante per il nostro avvenire, si chiama EuroCold Lab.

EuroCold Lab, la cassaforte del ghiaccio

L’EuroCold Lab è dell’Università Bicocca e al suo interno conserva dei pezzi di ghiaccio, definiti vecchi. Questi campioni hanno anche 800.000 anni e sono in grado di aiutarci a comprendere l’evolversi dei gas serra nel nostro ambiente, oltre ad altre informazioni, perché intrappolano al loro interno aria, pollini, microrganismi…

Gli studiosi non esitano a definire questo ghiaccio come una macchina del tempo, dato che rivela moltissime informazioni. A dircelo è Valter Maggi, ordinario di Geografia Fisica e responsabile del laboratorio EuroCold Lab. Egli afferma che

“più antico è più informazioni riesce a rivelare sul passato della nostra atmosfera”

Nell’ EuroCold Lab si raggiungono temperature molto rigide, si arriva addirittura ad oltre 50° sotto lo zero, in modo da mantenere i campioni intatti, soprattutto ora per capire al meglio il cambiamento climatico.

I campioni di ghiaccio si sono ottenuti perforando il ghiaccio artico, oltre che antartico e alpino. In questo modo, è possibile stabile quando si è formato, le componenti dell’atmosfera nel momento in cui il ghiaccio è nato.

I dati EuroCold Lab

EuroCold Lab nelle sue rilevazioni ha potuto attestare che negli ultimi 800.000 anni non si sono rivelati tanti di gas serra, quanto ne abbiamo attualmente ora in atmosfera. Nell’ultimo secolo infatti i livelli d’anidride carbonica sono aumentati in maniera esponenziale, arrivando ad oltre 120 parti per milione.

Il professor Maggi, parla anche della caduta del ghiacciaio del Planpincieux, che è arrivato ad un movimentodi oltre 90 cm al giorno. Ora il ghiacciaio alpino è sotto stretto controllo e sorveglianza costante a cause delle sue pareti estremamente ripide, cosa che fa aumentare il rischio di distacchi improvvisi di ghiaccio. Infine avvisa che il processo di scioglimenti è comunque a livello mondiale, quindi del tutto generalizzato.

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