Le imprese hanno il dovere e la responsabilità di lavorare per il domani, aggiornando le strategie aziendali secondo il EY Capri Digital Summit
Questa strategia emerge dal EY Capri Digital Summit. Nella sua prima giornata si è affrontato questo tema e quest’anno tratterà quattro temi: geopolitica, tecnologia, innovazione e persone. Donato Iacovone, managing partner Ey in Italia ha detto che hanno deciso di mettere insieme i grandi pensatori come Parag Kannah e Muhammad Yunus, premio Nobel per la pace 2006 e le grandi e medie aziende.
Da cosa nasce il cambiamento
La nuova visione del futuro nasce da due fattori. Il primo arriva dalle nuove generazioni, che spingono le aziende ad avere il guadagno come solo scopo, puntando ad obiettivi più importanti. L’altra è di tipo economico, cioè se si opera senza una società bilanciata a livello sociale, non si potrà avere profitto.
Le nuove generazioni, inoltre rappresentano il mercato del futuro, per cui le società devono adattarsi ai cambiamenti della società. Un’azienda può continuare a lavorare esclusivamente se saranno in grado di contribuire al bilanciamento sociale, evitando le eccessive ineguaglianze. I giovani vogliono potersi fidare delle aziende, soprattutto se vi lavorano e per questo, richiedono un fortissima coerenza.
I dati del sondaggio
Secondo un sondaggio presentato al Summit da Swg, più del 70% dei lavoratori intervistati è convinto che sia doveroso per le aziende, pensare e pianificare in termini di sostenibilità ambientale e sociale.
Più del 60% dei lavoratori delle imprese medio-grandi pensa che le aziende italiane, non pensino all’ambiente e il 50% ritiene che sappiano agire in modo responsabile. Inoltre, secondo il 70% dei lavoratori, i manager sarebbero maggiormente interessai al profitto e a tutelare gl’interessi degli azionisti, del tutto disinteressati a reinvestire parte dei ricavi per il benessere del territorio.
Le grandi – medie imprese desiderano rimanere nel loro business e diventare delle guide che puntano a modelli più sostenibili. Ne sono consapevoli il 94% degl’imprenditori e manager, mentre il 76% dei lavoratori pensa che il nuovo pilastro della cultura d’impresa, debba essere la capacità di coniugare la sostenibilità economica con quella ambientale e sociale.