Sono in corso gli ultimi accertamenti sulla terribile vicenda del Carabiniere ucciso Cerciello e ora spunta il contenuto dello zaino di Brugiatelli, oggetto di tutta la questione
Tutta la questione terribile del Carabiniere ucciso nasce dallo zainetto di Brugiatelli – ora sotto esame da parte dei Ris. Che cosa c’è lì dentro di così importante?
Lo zainetto di Brugiatelli
Ora che gli accertamenti stanno andando avanti e si sta arrivando ad un punto chiave dell’omicidio di Mario Cerciello Rega, gli inquirenti sviluppano una indagine sul famoso zainetto di Brugiatelli.
Tutto parte proprio dalla notte del 25 luglio, quando i due ragazzi americani contattano l’uomo per comprare una dose di cocaina. Brugiatelli fa da tramite con il pusher, che però gli vende della tachipirina pestata e si prende i soldi.
I ragazzi una volta che si accorgono di essere stati truffati, tornano da Brugiatelli e gli rubano il suo zainetto. Da quel momento la situazione sfugge di mano: l’accordo per riavere il prezioso zaino è di ricevere una dose di cocaina e 100 euro di risarcimento.
Brugiatelli chiama i due Carabinieri che si presentano in borghese e il resto purtroppo è storia.
I Ris alla ricerca di prove
I due ragazzi americani non si sono mai presentati all’appuntamento con lo zainetto, trovato poi dagli inquirenti all’interno di un cespuglio.
Brugiatelli ha sempre sostenuto l’importanza di quell’oggetto, proprio perché al suo interno c’erano chiavi di casa e documenti: questo avrebbe potuto portare i due ragazzi ad un gesto pericoloso.
Secondo i verbali di acquisizione del reperto però, sembra che al suo interno ci fosse ben altro – quindi Brugiatelli avrebbe mentito rilasciando una dichiarazione falsa, come si evince anche da Il Messaggero.
I Ris sono a lavoro per analizzare il contenuto e proprio questo passaggio potrebbe essere molto importante, per definire altri aspetti di quella terribile notte.
