Omicidio Yara, “Sono stato aggredito”: l’urlo disperato di Massimo Bossetti dopo la decisione della Corte Europea

Massimo Bossetti in carcere per l’omicidio di Yara urla la sua delusione per la decisione della Corte Europea. Intanto si indaga sul falso consulente tecnico

Massimo Bossetti
Massimo Bossetti

Il muratore di Mapello Massimo Bossetti in carcere per l’omicidio di Yara Gambirasio ha commentato in una lettera accorata la decisione della Corte Europea. Intanto dalla Procura si indaga sull’identità dell’uomo che si sarebbe spacciato per un consulente tecnico.

l’omicidio di Yara: nuove rivelazioni e identità misteriose

In carcere a scontare l’ergastolo per l’ omicidio della piccola Yara Gambirasio c’è Massimo Giuseppe Bossetti con sentenza confermata dai 3 gradi di giudizio.

La prova regina sarebbe il DNA del muratore di Mapello, trovato secondo la Procura sui leggins e sugli slip della 13enne ma la difesa di Bossetti ha sempre rigettato le accuse.

Come riporta il settimanale GIALLO nelle scorse settimane è trapelata una nuova rivelazione che riguarda Bossetti.

A quanto riferito dal muratore sarebbe stato avvicinato in un corridoio del carcere da un uomo che si sarebbe presentato come Cesare Marini, consulente informatico che ha collaborato spesso con la Procura.

L’uomo avrebbe cercato di far confessare Bossetti:

“Ho la possibilità di aiutarla con nuove perizie che possono definitivamente scagionarla…a meno che non si decida a confessare. Che ne dice?”

avrebbe detto l’uomo misterioso.

Sulla vicenda si è espresso anche il vero Cesare Marini che ha smentito l’accaduto affermando di essere impegnato in una perquisizione a Brescia con i carabinieri durante quell’incontro e di aver presentato denuncia contro ignoti.

Il Ministero della Giustizia ha smentito la possibilità che questo evento abbia un fondamento ma intanto gli inquirenti stanno cercando di capire se l’uomo che si è spacciato per Marini esista e di chi si tratti.

La decisione della Corte Europea e le tragiche parole di Bossetti

Nel frattempo è arrivata la decisione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo a cui i legali di Massimo Bossetti avevano presentato ricorso per riaprire il caso.

Questo è stato alto duro colpo per l’uomo che sta scontando la pena nel carcere di Bollate e proprio dalla sua cella ha fatto arrivare ai suoi avvocati una lunga lettera disperata.

“Cari Avvocati..al fronte di un altro crudele giudizio per di più Europeo, resto allibito, esterrefatto per le modalità scandalose, vergognose in cui nuovamente vengo aggredito..”

Bossetti si mostra del tutto deluso dalla decisione che secondo lui non rispetta i suoi più elementari diritti di essere umano e tra le righe fa capire di aver pensato anche di fare qualche insano gesto:

“Ad oggi, di fronte a voi,non esiste più un semplice uomo,ma un cane, una bestia”

“Mi chiedo chi ancora mi dia tutta questa forza nell’andare avanti, basterebbe così poco nel smettere di soffrire…”

Il lungo sfogo di Bossetti continua con un appello accorato ai suoi avvocati, Claudio Salvagni e Paolo Camporini e a tutto il pool difensivo di non abbandonarlo ma di continuare a lottare per provare la sua innocenza.

La lettera è stata pubblicata per intero proprio dall’ Avvocato Salvagni che si mostra profondamente colpito dalle parole del suo assistito e afferma di non aver intenzione di

“..gettare la spugna di fronte a questa aberrante ingiustizia”.

Il caso dunque non pare chiuso e si aspettano le prossime mosse della difesa di Bossetti.

https://www.facebook.com/claudio.salvagni/posts/10218183983983369

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