Il naufragio di Lampedusa continua a restituire corpi, ed è strage di donne. Si cercano ancora i bambini e tra i dispersi anche una neonata
Il naufragio a Lampedusa sta assumendo il titolo di strage, visti i cadaveri che la Guardia Costiera sta recuperando dalle acque del mare siciliano. Ecco gli aggiornamenti
Come è avvenuto il naufragio di Lampedusa
E’ accaduto nella notte tra domenica e lunedì a pochi passi della costa siciliana. Un barchino con 50 persone a bordo – tra i quali otto bambini – che si è ribaltato.
Secondo la ricostruzione Guardia di Finanza e Guardia Costiera hanno intercettato l’imbarcazione e per questo motivo si sono avvicinati loro, per effettuare il trasbordo e aiutarli.
Il mare mosso e il gesto dei migranti di portarsi tutti verso lo stesso lato ha fatto rovesciare l’imbarcazione e tutti i presenti sono finiti in acqua. Immediato il soccorso da parte della Guardia Costiera e Guardia di Finanza con il salvataggio di 22 persone.
Le ricerche continuano anche con l’aiuto del moonbird della Ong Sea Watch, atta a monitorare dall’alto la situazione e aiutare i soccorritori: ma il numero dei deceduti continua ad aumentare.
13 morti e bambini dispersi
Dopo i primi due corpi di donna recuperati, si è saliti a nove sino ad arrivare a tredici. E’ strage di donne tutte sui 20 anni – alcune incinte – e una di 12 anni.
Il numero è destinato a salire vertiginosamente.
Tra i dispersi otto bambini tra cui una neonata che è stata inghiottita dall’acqua. I 22 sopravvissuti sono stati portati al Porto e sono seguiti i controlli medici.
Una delle donne che si è salvata dal naufragio ha dichiarato:
“sul barchino c’era anche mia sorella con sua figlia di 8 mesi”
Ciò che preoccupa sono le condizioni del maltempo, che non agevolano le operazioni di controllo e recupero di queste persone.