Dopo tante ipotesi, ora il taglio dei Parlamentari è legge con 553 sì alla Camera. Un passo storico per Di Maio tra alcune polemiche
Approvato il taglio dei Parlamentari alla Camera e diventa legge, decisiva per diminuire anche i senatori.
Cosa cambia con il taglio ai parlamentari?
L‘approvazione definitiva della legge è avvenuta durante l’attesa serata di ieri alla Camera con 553 voti positivi – 14 negativi e 2 astenuti. Un record per una maggioranza assoluta richiesta per trasformare il testo in legge.
Questa ora va a modificare gli articoli in essere n° 56/57/59 della Costituzione riducendo i senatori da 315 a 200 e i parlamentari stessi che diventano da 630 a 400. Quelli eletti all’estero di conseguenza vedranno questi ultimi passare da 12 a 8 e i senatori da 6 a 4.
Un dettaglio da non trascurare è il fatto che ora, le Regioni non potranno avere un numero inferiore di senatori pari a tra (prima erano sette).
L’articolo in merito ai senatori a vita viene di conseguenza variato
“il numero di quelli in carica dal presidente della repubblica non può essere in alcun caso superiore a cinque”
La legge 138 può essere sottoposta a referendum, non avendo ottenuto la conferma da parte dei due terzi dei compoenti di Senato e Camera. Questo entro tre mesi dalla pubblicazione.
Le parole di Luigi Di Maio
Il Premier Conte e il Ministro Di Maio esultano per il risultato tanto sperato. Giuseppe Conte esprime la sua soddisfazione su Twitter
“una riforma che incide sui costi della politica rende più efficente il funzionamento delle camere”
Anche per Luigi Di Maio è una buona giornata
“un passo concreto, così vengono risparmiati 350mila euro al giorno”
Anche Matteo Salvini è soddisfatto di questa linea
“la lega non tradisce mai e mantiene la parola”
La Meloni indica che il provvedimento sia passato grazie a Fratelli D’Italia, che in questi anni si è battuto per ottenerlo.