Dramma a Vibo Valentia, dove un feto è morto per il mancato cesareo da parte dei Medici. Ma cosa è accaduto in quelle ore?
Vibo Valentia sotto inchiesta, dopo che una donna incinta è stata mandata a casa e il feto è morto. Scatta l’indagine dal Ministero della Salute.
Donna incinta mandata a casa dall’ospedale
Una donna di 32 anni incinta era arrivata quasi alla scadenza – 37esima settimana – sottoponendosi ad un controllo. Questo ha portato i medici a notare delle anomalie – e notificare alla donna che sarebbe stata chiamata nei giorni successivi per effettuare un cesareo.
La donna torna a casa ma non ha più alcuna notizia da parte dei medici. Nella giornata di ieri però le cose precipitano vertiginosamente e si presenta al Pronto Soccorso per delle fitte persistenti.
La donna è stata sottoposta a dei test che hanno dato un esito inimmaginabile: il feto era morto. La donna è sotto shock per una cosa che si sarebbe potuta evitare, se il cesareo fosse stato svolto i giorni del controllo.
Il marito, appresa la notizia ha avuto un scatto di ira prendendo a calci e pugni la porta dell’ospedale e insultando tutto il personale ospedaliero – calmato poi dagli agenti della Mobile.
L’indagine del Ministero della Salute
Ma perché la donna è stata mandata a casa dai medici? Nonostante le anomalie e la sofferenza del feto, la donna – come si evince anche da Il Messaggero – è stata mandata a casa per mancanza di anestesisti.
I familiari hanno immediatamente denunciato il fatto alla Polizia che è accorsa in ospedale, per capire cosa sia accaduto.
Roberto Speranza, Ministro della Salute, ha disposto l’invio della ispezione all’ospedale così da ricostruire tutta la vicenda e verificare come sia potuto accadere.
In una nota della Azienda Ospedaliera si evince:
“non emergendo problemi a carico del feto e della stessa paziente, quest’ultima è stata rinviata presso il proprio domicilio non prima di accordare con i sanitari un ricovero programmato per il 10 ottobre al fine di procedere con il parto cesareo”
Concludendo che la stessa si è presentata il giorno prestabilito alle ore 10.21 ed è stata sottoposta ad ulteriori controlli, dove è emersa purtroppo la presenza di un feto premorto.