Ritorna in mente la lettera struggente di Roberta Ragusa indirizzata ad Antonio Logli che lascia ancora molti dubbi su quanto accaduto alla povera donna
Una lettera quella di Roberta Ragusa che mette luce sul terribile rapporto con il marito, prima di scomparire per sempre e lasciare le domande senza risposta.
L’urlo dal carcere di Antonio Logli
Antonio Logli è in carcere per scontare la pena con l’accusa di omicidio e occultamento del cadavere della moglie. Lui si professa innocente e scrive una lettera a Quarto Grado, al fine che qualcuno possa ascoltare la sua voce
“vi ringrazio di dare voce alle mie parole. questa condanna fortemente ingiusta ha scatenato in me una rabbia profonda”
Pensando ai suoi figli che ora dovranno vivere senza un padre e alle testimonianze non ascoltate, che secondo lui avrebbero messo una luce differente sul tragico caso della moglie.
“ero stato condannato già prima dei processi anche grazie alle false notizie dei giornali e della tv”
Evidenziando che lotterà a testa alta per dimostrare a tutti i costi la sua innocenza.
La lettera struggente della Ragusa
Questa lettera mandata a Quarto Grado, fa ritornare alla mente quella letta da Chi l’ha Visto durante una delle messe in onda, scritta però dalla vittima.
Uno scritto che viene divulgato e che la donna avrebbe dedicato al marito, proprio perché non riusciva più a parlare con lui – comunicare e viaggiavano su due binari differenti:
“sono stanca, stanca, stanca di battibecchi. stufa di chiederti e non ne posso più de modo in cui ti comporti con tutti noi: irritante, inopportuno e inadeguato”
Con parole che ripercorrono gli ultimi anni della loro vita insieme, non proprio positiva:
“tu vivi una vita, coltivi i tuoi interessi fuori di qui e fuori da me. anche oggi, non ti sei ricordato del nostro anniversario”