Elusione fiscale: Lussemburgo, Irlanda, Olanda, Belgio, Malta e Svizzera sono gli stati c.d. “acciuffa-utili”
Elusione fiscale? Inaspettatamente i paradisi fiscali non sono le isole tropicali, ma si trovano nel Vecchio Continente.
Proprio in Europa finisce l’84% dei grazie ad accordi segreti che consentono di versare imposte anche sotto l’1%.
Gli accordi di tax ruling favoriscono il trasferimento degli utili nello Stato dove vengono conclusi.
In cambio il fisco offre una tassazione esageratamente più bassa rispetto al Paese di provenienza.
A svettare in classifica è Lussemburgo davanti all’Irlanda, Olanda, Belgio, Malta e Svizzera.
Gli Stati acciuffa-utili hanno attratto ben 22 miliardi di euro prodotti dalle multinazionali in Italia.
Il 40% degli utili multinazionali si volatilizza nei paradisi fiscali ogni anno
I ricercatori dell’Università della California, di Berkeley e dell’Università di Copenaghen stimano che quasi il 40% degli utili multinazionali (oltre $ 650 miliardi nel 2016) vengano trasferiti in paradisi fiscali ogni anno.
Questo “trasferimento” riduce le entrate delle imposte sul reddito delle società di quasi $ 200 miliardi, ovvero il 10% delle entrate fiscali globali delle società.
La perdita di profitto è la più elevata per i paesi dell’Unione Europea.
Le multinazionali statunitensi spostano relativamente più profitti (circa il 60% dei loro profitti esteri) rispetto alle multinazionali di altri paesi (40% in media per il mondo).
Inoltre, i Governi dei paradisi fiscali traggono notevoli benefici da questo fenomeno.
Tassando la grande quantità di profitti cartacei che attraggono a tassi bassi (meno del 5%), sono in grado di generare più entrate fiscali rispetto agli Stati Uniti e ai paesi europei non paradisiaci che hanno aliquote fiscali molto più elevate.
Questi dati consentono di ottenere una panoramica completa di dove le società multinazionali registrano i loro profitti e di stimare l’ammontare degli utili registrati nei paradisi fiscali a livello globale.