Fmi ha tagliato le previsioni della crescita mondiale da ottobre del 2018. Molto deludente il caso italiano
Fmi: Rispetto alle previsioni del mese di luglio, in seguito alla guerra dei dazi commerciali, la crescita economica mondiale si fermerà al 3% nel 2019.
La labile ripresa ci sarà, ma è attesa per il prossimo anno e sarà pari al 3,4%: è quanto riportato dal World Economic Outlook 2019 (WEO) dell’Fmi, presentato ieri a Washington in occasione dell’apertura dei meeting annuali del Fondo monetario e della Banca mondiale.
Davvero significativo è il titolo del Report:
«Manifattura globale in calo, barriere commerciali in salita».
Fmi: quarto taglio delle previsioni della crescita economica mondiale
A partire dal mese di ottobre 2018, l’Fmi ha proceduto al quarto taglio delle previsioni di crescita mondiale.
Allora l’istituto stimava un aumento del PIL del 3,7%, ma si intravedevano segnali di crisi e di rallentamento dell’economia a livello planetario.
Ma poteva andare peggio se non fossero state attuate le politiche monetarie espansive in tutti i Paesi avanzati ed emergenti.
L’Fmi ha promosso a pieni voti le politiche monetarie espansive e le mosse delle Banche centrali, FED e BCE, ma mette in guardia sugli effetti negativi che possono avere sulla stabilità dei mercati finanziari.
Pertanto, i Governi devono necessariamente rispondere in modo coordinato a livello internazionale, in caso di peggioramento dello scenario macroeconomico.
I Paesi con alto debito come la Francia, l’Italia e la Spagna» devono gradualmente ricostituire gli ammortizzatori fiscali.
Anche per gli USA la situazione non è delle più rosee: il trend della crescita economica è passato dal 2,9% del 2018 al 2,1% del 2020.
E l’Italia? Crescita pari a 0, solo nel 2020 ci si attende un timido rimbalzo dello 0,5%.