Il delitto di Sarah Scazzi è un fatto di cronaca importante ma anche un groviglio di misteri e bugie. Protagonista di tutto questo Ivano Russo: ha mentito su tutto?
Il processo bis per il delitto di Sarah Scazzi vede come protagonista Ivano Russo: anche lui ha mentito su tutta la vicenda?
Il processo bis sull’omicidio di Sarah
Sabrina Misseri e sua madre Cosima sono in carcere a Taranto per scontare la pena di ergastolo – accusate di aver ucciso la piccola Sarah.
Ma in questi anni di indagini sono ancora tante le domande senza risposta, che creano non pochi grattacapi agli inquirenti e sofferenza ai familiari della povera vittima.
Il processo bis per l’omicidio vede 12 imputati che sono coinvolti a vario titolo sul caso – tra false testimonianza e depistaggi. Tra i nomi è emerso anche quello di Ivano Russo – il ragazzo conteso da Sabrina e sua cugina non era solo il bello del paese ma anche colui che ha passato l’estate con loro – prima della tragedia.
Ma non è tutto come sembra.
La testimonianza chiave dell’ex fidanzata di Ivano
Ivano Russo – come evidenziato anche da Giallo – in questi anni ha sempre dichiarato di essere rimasto a casa sua, nel suo letto, il giorno della sparizione della vittima: ma la sua ex fidanzata fa emergere un dettaglio molto particolare.
Virginia Coppola ha raccontato ai magistrati di aver dimenticato il suo cellulare in auto la sera prima, recuperandolo il giorno dopo nel pomeriggio. Lei stessa dichiara che Ivano le avrebbe raccontato di essere uscito quel pomeriggio, proprio mentre la ragazza si trovava a casa Misseri e di aver sentito la lite tra le due cugine.
Non stava riposando a casa nel suo letto, uscendo alle 13.45 e rientrando a casa dopo circa venti minuti:
“quelle stavano litigando”
Una confidenza fatta alla stessa Virginia successivamente, ma senza dichiaralo a nessuno degli inquirenti – tanto meno al processo.
Ivano sapeva e non ha mai parlato? Per quale motivo? Forse le risposte a tutte queste domande non arriveranno mai.