In Siria la situazione è preoccupante e dopo la chiamata di Trump, Erdogan riceve quella di Putin per un incontro da fissare a breve
La Turchia non ferma l’attacco in Siria e ora Putin chiama il Presidente turco per fissare un incontro strategico e importante.
La chiamata tra Putin e Erdogan
Il Presidente Erdogan e il Presidente Putin hanno avuto un colloquio telefonico atto a pensare e parlare della situazione annosa di questi giorni.
Il Cremlino afferma che i due presidenti abbiano avuto una lunga conversazione, evidenziando
“la necessità di prevenire i conflitti tra le unità dell’esercito turco e le truppe del governo siriano”
Presto ci sarà un incontro, come da invito dello stesso Putin, direttamente a Mosca entro pochi giorni con data ancora da definire.
La sala stampa di Putin evidenzia
“il capo dello stato ritiene inammissibile consentire ai miliziani di organizzazioni terroristiche di sfruttare questa situazione”
La Turchia avanza in Siria anche senza sostegno
Nonostante l’ipotesi di incontro con Putin e la telefonata con Trump, la Turchia non si ferma anche in vista di un non sostegno da parte di Europa e Stati Uniti. Il capo della comunicazione di Ankara sottolinea in una nota:
“proseguiremo con o senza il sostegno del mondo. continueremo a combattere tutti i gruppi terroristici”
Accusando inoltre i curdi di aver siglato un accordo non propriamente positivo con il regime di Bashar al Assad.
Le minacce all’Europa
La maggior parte dei Paesi europei ha sospeso la vendita e l’esportazione di armi ai militari turchi e concessione di nuove licenze per l’approvvigionamento di nuovi equipaggiamenti militari.
Dall’altra parte la Turchia non cede e conferma la sua intenzione di
“mandare in europa milioni di rifugiati”