Dipendenti comunali che vidimavano il badge per poi assentarsi per ore dal luogo di lavoro. Utilizzati anche minorenni per timbrare i cartellini
Accusati di truffa ed assenteismo 48 dipendenti del comune di Piedimonte Etneo, nel catanese.
Indagati 48 dipendenti comunali
Impiegati che risultavano al lavoro e invece erano impegnati nelle più svariate attività. È quanto scoperto dalla Procura di Catania che ha portato alla luce un vero e proprio sistema di truffa nel comune di Piedimonte Etneo, nel catanese.
Assenteismo e truffa aggravata in concorso, sono queste le accuse di cui dovranno rispondere i 48 dipendenti comunali coinvolti nel filone d’inchiesta partito nel maggio 2015:
“Gli impiegati sistematicamente, dopo aver timbrato il proprio badge, si assentavano dal posto di lavoro per dedicarsi alle attività più disparate, dal fare la spesa, al curare i propri interessi nelle loro abitazioni private o nelle case di campagna”.
È quanto risulta dalle indagini della Procura. Un vero e proprio coacervo di furbetti del cartellino. Alcuni dipendenti comunali avrebbero utilizzato l’auto di proprietà dell’ente pubblico per esigente strettamente personali.
Badge strisciati anche da minorenni
Colleghi compiacenti e vigili urbani accomodanti. È quanto ripreso per oltre 4 anni dalle telecamere di sorveglianza del comune catanese. Le immagini riprendono anche minorenni, parenti degli impiegati, che vidimano il badge, violazione commessa, in un caso, anche di fronte ad un’ispettrice della polizia municipale.
Un sistema di connivenza e reciproca copertura che l’indagine della Procura di Catania ha portato alla luce.
Un’alta impunità dei dipendenti, in molti casi legati tra loro da rapporti di parentela, oltreché lavorativi e quindi comprensivi anche in casi di palese violazione della legge.
Come hanno mostrato le immagini delle telecamere di sorveglianza, gli impiegati, dopo aver timbrato il cartellino, si dedicavano a tutt’altra attività, assentandosi per ore dal luogo di lavoro. In alcuni casi, i dipendenti comunali non si presentavano affatto in comune, affidando la vidimazione del badge a colleghi o parenti.