Decreto Fiscale 2020: per chi non accetta il Bancomat saranno irrogate doppie sanzioni pos per commercianti, artigiani e professionisti
Novità in arrivo a partire dal 2020 con le sanzioni pos: gli esercenti commerciali, gli artigiani e tutti i Professionisti che non accetteranno i pagamenti con il Bancomat saranno “puniti” con una doppia ammenda.
Con questa novità introdotta dal Decreto Fiscale il Bancomat è obbligatorio a tutti gli effetti.
Lo stesso articolo 23 del Decreto Fiscale prevede due ammende irrogate per chi non accetta pagamenti tracciabili: la prima prevede una sanzione di 30 euro, oltre all’aggiunta del 4% del valore della transazione negata al cliente.
POS Obbligatorio e sanzioni a raffica per chi non accetta il Bancomat
Anche se il POS è obbligatorio dal 2012 fino a d oggi pochissimi esercenti hanno accettano i pagamenti con lo stesso.
Il vero motivo è la mancata previsione di vere e proprie sanzioni, ma dal 2020 non sarà più possibile negare la possibilità ai contribuenti di pagare tramite moneta elettronica.
Il rischio di venire sanzionati sarà elevato: le ammende irrogate andranno dai 500 ai 2.000 euro per gli esercenti e artigiani che rifiuteranno il codice fiscale e non lo trasmetteranno all’Agenzia delle Entrate per partecipare alla lotteria degli scontrini fiscali.
Sanzioni POS obbligatorio: esempio di sanzione
Il Dl fiscale 2020 ha espressamente previsto:
“i casi di mancata accettazione di un pagamento effettuato con una carta di debito o di credito, da parte di un soggetto obbligato ai sensi del comma 4, si applica nei confronti del medesimo soggetto una sanzione amministrativa di importo pari a 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento con mezzi elettronici.”.
Per comprendere meglio, ecco un esempio pratico: nel caso di una transazione di 200,00 euro, l’ammenda che dovrà pagare il commerciante che non ha permesso al cliente di pagare tramite Bancomat ammonta a 38,00 euro.
L’obiettivo auspicato dal Governo è quello di combattere l’evasione fiscale e di incentivare i pagamenti con moneta elettronica.